La Corte Penale Internazionale emette un secondo mandato di arresto per Mahmoud Mustafa Busayf al-Werfalli

Il 4 luglio 2018, la Camera preliminare I della Corte penale internazionale (CPI) ha emesso un secondo mandato di arresto per Mahmoud Mustafa Busayf AL-WERFALLI  per la sua presunta responsabilità in crimini di guerra nel contesto del conflitto armato non internazionale in Libia.

La Camera ha scoperto che c’erano fondati motivi per ritenere che il signor al-Werfalli abbia commesso direttamente un omicidio come crimine di guerra nel contesto di un ottavo incidente avvenuto il 24 gennaio 2018, quando il sig. al-Werfalli avrebbe ucciso 10 persone davanti alla moschea Bi’at al-Radwan a Bengasi, in Libia. La Camera ha ritenuto che il caso contro il signor Al-Werfalli fosse ammissibile dinanzi alla Corte, a causa della mancanza di attività investigative in Libia.

Questo secondo mandato di arresto integra un primo mandato di arresto emesso dalla Camera preliminare I il 15 agosto 2017 per la presunta responsabilità di Al-Werfalli di commettere direttamente e ordinare la commissione di omicidio come crimine di guerra nel contesto di sette incidenti, coinvolgendo 33 persone, che si sono svolte dal 3 giugno 2016 o fino a circa il 17 luglio 2017 a Bengasi o nelle zone circostanti, in Libia.

La situazione in Libia è stata deferita al Procuratore della CPI dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nella risoluzione 1970 del 26 febbraio 2011. Il 3 marzo 2011, il procuratore ha annunciato la decisione di aprire un’indagine sulla situazione in Libia.

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