Dichiarazione congiunta sulla Libia dei Governi di Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti

Da Ambasciata degli Stati Uniti in Libia.

I Governi di Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti sono profondamente preoccupati per l’annuncio che i giacimenti e gli impianti petroliferi di Ras Lanuf e Sidra saranno trasferiti sotto il controllo di un’entità diversa dalla legittima National Oil Corporation. Le strutture petrolifere, la produzione e le entrate della Libia appartengono al popolo libico. Queste risorse libiche vitali devono rimanere sotto il controllo esclusivo della legittima National Oil Corporation e l’unica supervisione del Governo di Accordo Nazionale (GNA), come delineato nelle Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 2259 (2015), 2278 (2016) e 2362 ( 2017). La risoluzione 2362 (2017) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condanna i tentativi di esportare illecitamente petrolio, compresi petrolio greggio e prodotti petroliferi raffinati, dalla Libia da istituzioni parallele che non agiscono sotto l’autorità della GNA.

Qualsiasi tentativo di aggirare il regime di sanzioni della Libia del Consiglio di Sicurezza dell’ONU causerà gravi danni all’economia della Libia, esacerberà la sua crisi umanitaria e minerà la sua più ampia stabilità. La comunità internazionale sosterrà coloro che minano la pace, la sicurezza e la stabilità della Libia. Chiediamo a tutti gli attori armati di cessare le ostilità e ritirarsi immediatamente dalle installazioni petrolifere senza condizioni prima che si verifichino ulteriori danni. Nel settembre 2016, l’LNA ha sostenuto la legittima opera della National Oil Corporation per ricostruire il settore petrolifero della Libia a beneficio del popolo libico. Questa azione è servita all’interesse nazionale della Libia. La legittima National Oil Corporation deve essere nuovamente autorizzata a svolgere un lavoro senza ostacoli a nome del popolo libico, per riparare le infrastrutture danneggiate dopo l’attacco dalle forze sotto la direzione di Ibrahim Jadhran e ripristinare le esportazioni e la produzione di petrolio interrotte da quell’attacco.

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