Attivisti del Fronte Popolare per la Liberazione della Libia “rapiti”

Quattro attivisti del Fronte Popolare per la Liberazione della Libia sarebbero stati rapiti ieri pomeriggio a Gypsum Road, a Tripoli, dal Battaglione 301 che li avrebbe consegnati, dopo una trattativa per il rilascio, alle Forze Speciali di Deterrenza della RADA del Ministero dell’Interno. Non è ancora chiara la motivazione del mancato rilascio, secondo le nostre fonti vicine al Fronte, tra gli attivisti ci sarebbero: Ramadan Bougrine, Abdelhakeem Shafter e Naji Hareer.
Il Fronte popolare per la liberazione della Libia è “un’organizzazione nazionale di lotta” che unisce tutti gli attivisti libici con lo scopo di liberare il paese dal controllo delle organizzazioni terroristiche che usano la religione come copertura, collegate con le potenze straniere. Il movimento verde supporta il figlio del rais, Saif al-Islam Gheddafi ed ha come obiettivi l’estromissione delle milizie criminali, lavorare per costruire uno stato sovrano nazionale e mantenere la sua indipendenza, sicurezza e prestigio attraverso istituzioni legittime.
In molti credono che il rapimento possa complicare ulteriormente la stabilità libica, facendo venire meno la fiducia negli sforzi delle Nazioni Unite che hanno cercato di coinvolgere tutte le parti, compreso il Fronte Popolare per la Liberazione della Libia.