Eni revoca lo stato di Forza Maggiore su tre asset esplorativi in Libia

Eni ha formalizzato oggi alla controparte libica, la National Oil Corporation (NOC), la revoca dello stato di Forza Maggiore sulle aree esplorative A e B (onshore), e C (offshore), di cui Eni è operatore con una quota del 42,5 per cento, con Bp al 42.5 per cento e la Libyan Investment Authority al 15 per cento. Lo ha reso noto la stessa Eni in una nota.
“La Forza Maggiore, dichiarata nel 2014 – si legge- viene revocata a seguito del completamento di un Security Risk Assessment da parte di Eni, per verificare le condizioni di sicurezza nelle aree dove il programma esplorativo verrà eseguito; tale studio ha dato esito positivo. Con la revoca della Forza Maggiore da parte della JV, Eni, operatore dei blocchi, potrà riprendere le attività previste contrattualmente in bacini esplorativi, alcuni dei quali risultano essere vicini agli impianti a gas di Wafa”.
“Con una quota dell’80 per cento della produzione nazionale (1,6 bscfd nel 2022), Eni è il primo produttore di gas nel paese ed il primo fornitore per il mercato domestico. La società opera in Libia dal 1959 e attualmente dispone di un ampio portafoglio di asset in esplorazione, produzione e sviluppo. Le attività produttive sono operate attraverso la società mista Mellitah Oil and Gas BV (Eni 50 per cento, Noc 50 per cento). La produzione equity è stata di 165.000 barili di petrolio equivalente al giorno nel 2022”. Conclude la stessa fonte.