La crisi in Niger preoccupa la Libia, Zadma telefona a Bazoum

Il membro del Consiglio presidenziale della Libia, Abdullah al-Lafi, ha discusso, martedì, a Tripoli, con il capo di Stato maggiore, il generale Mohamed Al-Haddad, della necessità di mettere in sicurezza i confini del territorio nazionale, alla luce degli ultimi sviluppi della situazione in Sudan e Niger. All’incontro hanno preso parte il comandante delle Guardie di confine, il generale Nuri Sharata, e il direttore del Dipartimento operativo, il generale maggiore Abdel Fattah al Balouq.

Lo ha riferito lo stesso Consiglio di presidenza in una breve nota, aggiungendo che, durante le discussioni, è stata decisa la costituzione di una “forza congiunta per proteggere i confini meridionali” della Libia. Infatti, mentre in Sudan ancora è in corso il conflitto tra le Forze armate e le Forze di supporto rapido, in Niger la scorsa settimana un colpo di Stato ha deposto il presidente democraticamente eletto, Mohamed Bazoum.

Intanto, il vice-premier del Governo riconosciuto dalla Camera dei Rappresentanti (HoR), l’autorità esecutiva insediatasi nell’est del Paese, Salem Zadma, ha dichiarato di aver effettuato martedì pomeriggio una telefonata con l’ormai ex Presidente della Repubblica del Niger, Mohamed Bazoum, per verificare le sue condizioni di salute e sicurezza, a seguito della crisi politica che sta attraversando il Paese vicino.

Il vice Primo Ministro ha riferito che il presidente Bazoum ha espresso i suoi ringraziamenti e la sua gratitudine per questa chiamata e lo ha rassicurato circa la sua situazione, auspicando che lo stato del Niger superi presto questa prova e che la pace prevalga nei due paesi. E’ opportuno ricordare che Zadma e Bazoum appartengono entrambi alla tribù degli Awlad Suleiman.

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