Presidente parlamento libico Aguila Saleh incontra a Damasco Bashar al-Assad

Aguila Saleh, ha incontrato oggi, domenica, a Damasco, il presidente siriano Bashar al-Assad. L’incontro di Aguila e Bashar, accompagnato da un certo numero di capi dei parlamenti e delle delegazioni partecipanti alla conferenza dell’Unione interparlamentare araba, che si è svolto a Baghdad, è servito per confermare il sostegno alla Siria e stare al fianco del suo popolo, secondo una dichiarazione della Camera dei Rappresentanti (HoR).

Al suo arrivo all’aeroporto di Damasco, Saleh ha sottolineato che la posizione araba è favorevole al ritorno della Siria nella Lega Araba e al suo ruolo a tutti i livelli nelle arene regionali e internazionali. Secondo la dichiarazione, l’Assemblea del popolo siriano ha tenuto la sua sessione alla presenza del presidente del parlamento libico, dei capi dei parlamenti e delle delegazioni della conferenza dell’Unione interparlamentare araba.

Durante il suo discorso, il capo del Parlamento libico ha affermato la solidarietà della Libia con la fraterna Siria. Sabato, Aguila ha dichiarato che l’HoR “sta lavorando per formare un’autorità esecutiva unificata, per sostenere la Commissione elettorale e raggiungere la riconciliazione nazionale”.

“Stiamo cercando di formulare leggi consensuali”, ha aggiunto Aguila, in un discorso alla 34a conferenza dell’Unione interparlamentare araba a Baghdad, indicando gli sforzi attuali da parte dell’HoR per formulare leggi consensuali tra le parti che saranno accettate da tutti. Ha osservato inoltre che “la Camera dei Rappresentanti ha emanato le leggi necessarie per lo svolgimento delle elezioni e la legge sul referendum sulla costituzione, e ha effettuato l’emendamento costituzionale necessario per andare verso le elezioni presidenziali e parlamentari il prima possibile”.

Nei giorni scorsi, l’HoR ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13mo emendamento costituzionale. L’Alto Consiglio di Stato (HCS) con sede a Tripoli, dopo aver fallito giovedì, la discussione dell’emendamento per la mancanza del quorum, poiché alcuni manifestanti avrebbero bloccato l’accesso in aula di alcuni membri, ha pubblicato oggi, al termine di una sessione di consultazioni, un documento che ne conferma l’approvazione. Dopo la sua diffusione, nel pomeriggio, sui siti di social network, alcuni membri dell’HCS hanno messo in dubbio la validità del processo, asserendo che il documento sarebbe “forgiato”.

Il capo dell’HCS, Khaled Al-Meshri ha tuttavia confermato che il 13mo emendamento sarebbe frutto di un lavoro consensuale tra Camera ed Alto Consiglio. L’Egitto ha accolto venerdì l’approvazione da parte della Camera dei Rappresentanti (HoR) del 13° emendamento costituzionale, secondo il quale dovrebbero tenersi elezioni presidenziali e parlamentari in Libia. È opportuno ricordare che secondo l’accordo politico del 2015, l’emendamento non necessita del voto dell’HCS, ma solo di consultazione.

Il ministero degli Esteri egiziano ha descritto il passo dell’HoR come importante in termini di realizzazione del quadro necessario per lo svolgimento simultaneo delle elezioni presidenziali e parlamentari libiche il prima possibile sotto la supervisione di un’autorità esecutiva neutrale che sostenga il miglior interesse del popolo libico.

L’Egitto ha inoltre auspicato che HoR e HCS completino i loro sforzi volti a preparare le leggi elettorali, portando alla loro approvazione da parte della Camera, ribadendo il proprio sostegno al percorso di soluzione intra-libico, elogiando gli sforzi dell’HoR, che ha descritto come l’unico organo legislativo eletto in Libia, e quelli dell’HCS.

Il ministero degli Esteri egiziano ha anche rifiutato qualsiasi intervento esterno in Libia, o nelle istituzioni libiche, secondo quanto previsto dall’Accordo di Skhirat, invitando tutte le parti coinvolte a rispettare questi fattori e principi insostituibili. Ha ribadito dunque la necessità di fermare l’ingerenza straniera in Libia e l’uscita di tutte le forze straniere, combattenti e mercenari, rinnovando il suo sostegno alla Commissione Militare Congiunta 5+5 in questo senso.

Vale la pena ricordare che domani è atteso il briefing del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite e capo di UNSMIL, Abdoulaye Bathily, al Consiglio di Sicurezza, pochi giorni dopo la riunione del gruppo di Contatto che ha riunito i principali Paesi coinvolti nel fascicolo libico a Washington il 22 e 23 gennaio.

A tal proposito, l’inviato tedesco in Libia, Christian Buck, ha espresso le sue attese che il briefing di Bathily, lunedì, arrivi con una visione chiara sulla situazione in Libia e una proposta per uscire dall’attuale crisi. In una dichiarazione, dopo l’incontro internazionale tenutosi negli Stati Uniti, Buck ha affermato che è probabile che questa proposta riceva l’approvazione e il sostegno internazionale, sottolineando che la comunità internazionale sostiene il progetto Bathily per unire i libici, ripristinare il processo elettorale e trovare un governo e istituzioni legittime.

Il diplomatico tedesco ha sottolineato infine che questo incontro internazionale, che ha visto la partecipazione di alti funzionari dei paesi attivi sulla questione libica, non è formale né occasione per prendere decisioni, ma può essere descritto come dietro le quinte alla sessione del Consiglio di sicurezza.

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