Conclusioni del forum di Istanbul

Si è concluso ad Istanbul l’incontro consultivo nazionale che ha riunito le élite e le personalità libiche di diversa estrazione politica su iniziativa dello storico musulmano, studioso religioso e politico islamista Ali Sallabi.
Il comunicato finale del forum afferma: “il 4 gennaio 2023, un gruppo di élite politiche e personalità nazionali libiche sono convenute ad Istanbul, con l’obiettivo di discutere proposte di possibili soluzioni alla crisi politica libica”.
“Dopo un confronto significativo e costruttivo -prosegue – caratterizzato dalla responsabilità nazionale dei vari attori politici partecipanti all’incontro, i partecipanti hanno sottolineato quanto segue:
1. L’importanza del dialogo nazionale tra i diversi schieramenti politici come via d’uscita dallo stato di crisi che affligge il Paese.
2. Garantire la partecipazione paritaria di tutti i partiti politici e componenti sociali al dialogo nazionale inclusivo.
3. Enfasi sulle costanti nazionali e rispetto per l’unità e la sovranità dello Stato, della società libica, considerate il quadro inclusivo per intraprendere un’azione nazionale consensuale.
4. Accettare di tenere un incontro nazionale in una delle città libiche per discutere soluzioni politiche alla crisi libica e presentare proposte pratiche per raggiungere una visione unitaria che incarni il progetto nazionale inclusivo.
5. L’inviato delle Nazioni Unite ha esortato il Segretario Generale delle Nazioni Unite ad adoperarsi per l’attuazione dell’Accordo politico libico e della road map per la fase preliminare come una soluzione globale con la partecipazione di tutti i partiti politici senza esclusione o emarginazione.
6. Accettare di formare un comitato preparatorio per preparare il forum nazionale inclusivo all’interno della Libia.
7. Assegnazione di un comitato di dialogo con le parti interne ed esterne e con la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia, al fine di presentare le proposte e le raccomandazioni emesse dal forum nazionale inclusivo.
8. Esortare la Camera dei Rappresentanti e il Consiglio di Stato ad accelerare l’adempimento dei requisiti dei diritti politici, come la regola costituzionale, e a creare un’autorità esecutiva unificata che crei le condizioni appropriate per lo svolgimento di elezioni parlamentari e presidenziali non appena possibile”.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di un ampio spettro di partiti politici, compresi i sostenitori del precedente regime, la componente islamista, candidati presidenziali, membri del forum di dialogo politico ed attivisti dalle tre regioni del Paese nordafricano.