Sabratha condanna l’uccisione di migranti, “siamo vittime di questi crimini, gruppi e reti internazionali”

La Municipalità di Sabratha ha condannato il grave attacco ad una imbarcazione di migranti dove almeno quindici persone avrebbero perso la vita. Ieri, venerdì, sono state diffuse immagini sui siti di social network di una imbarcazione data alle fiamme, mostrando diversi cadaveri carbonizzati in e intorno ad essa. La Municipalità ha descritto l’accaduto come un atto vergognoso che potrebbe rappresentare un crimine contro l’umanità.
“Un comportamento criminale religiosamente, legalmente e moralmente proibito, che merita la condanna e il perseguimento dei suoi autori, e una forte risposta ad essa da parte delle autorità competenti”, ha aggiunto la Municipalità, esprimendo la rabbia della comunità locale.
La popolazione di Sabratha si è dichiarata “vittima di questi crimini, gruppi e reti internazionali”, condannando tali “atti disumani che prendono di mira qualsiasi essere umano, la sua dignità ed esistenza. La dichiarazione invita inoltre le autorità competenti, incluse le forze di sicurezza e di polizia, ad assumersi le proprie responsabilità e perseguire i responsabili.
Fonti locali sostengono che i corpi di immigrati clandestini erano stati uccisi a colpi di arma da fuoco, prima di essere bruciati, a causa di una disputa tra due bande di trafficanti di esseri umani. Alcuni hanno anche ipotizzato che i migranti siano stati attaccati da una milizia armata in quanto sorpresi nell’organizzare la traversata in modo autonomo.
La Mezzaluna Rossa libica, filiale di Sabratha, ha dichiarato: “Dopo aver ricevuto un rapporto dalle autorità locali secondo cui a bordo c’era una barca con corpi carbonizzati e 15 corpi fuori dalla barca, i volontari della Mezzaluna Rossa libica, filiale di Sabratha, si sono trasferiti sul luogo dell’incidente. Tutti i cadaveri sono stati recuperati e posti nel frigorifero dell’ospedale in attesa del completamento delle procedure legali”.