Bashagha torna dalla Turchia, “realtà internazionale contro riconciliazione tra i libici”

Martedì, l’ex ministro degli Interni della Libia, Fathi Bashagha, designato dal Parlamento libico Primo Ministro di un esecutivo parallelo al Governo di Unità Nazionale, ha affermato che esiste una realtà regionale ed internazionale che “non vuole il riavvicinamento o la riconciliazione tra i libici”. La dichiarazione arriva in un breve discorso televisivo in seguito all’arrivo di Bashagha all’aeroporto di Benina, a Bengasi, dalla Turchia dove si era recato lo scorso 31 agosto. Bashagha, che in qualità di ministro degli Interni aveva firmato nel 2020 gli accordi in materia di cooperazione militare con il Governo turco, ha promesso che il suo esecutivo considererà esclusivamente gli interessi del popolo libico dopo che la Comunità internazionale non ha riconosciuto “legittimo” il processo del Parlamento che ha portato alla sua elezione.
“Ci sono alcuni libici che vogliono la continuazione del caos e la divisione nel Paese per perseguire i propri interessi”. Ha dichiarato, aggiungendo che partiti regionali, e internazionali in generale, “utilizzano la Libia come una carta di negoziazione per altri interessi”. Il capo del Governo parallelo ha confermato che il tentativo del governo di esercitare il proprio lavoro da Tripoli “è fallito”, sottolineando la riluttanza a “spargere sangue o accendere la sedizione tra i libici”. Parole amare che arrivano a tre settimane dall’escalation di violenza in e intorno a Tripoli che ha ucciso una cinquantina di persone, compresi civili.
L’ex ministro di Misurata ha tuttavia negato la responsabilità del suo Governo per gli scontri tra bande rivali dello scorso 27 agosto, a Tripoli, dicendo: “Non abbiamo sparato proiettili e attualmente stiamo lavorando per aiutare a mettere fine alla prigionia della regione occidentale”. Ha spiegato che il governo nominato dalla Camera dei Rappresentanti (HoR) eserciterà il suo lavoro dalle città di Sirte e Bengasi, promettendo che il suo lavoro sarà a beneficio di tutti i libici, senza limitarsi a una regione specifica.
Il Parlamento, nella sua ultima sessione settimanale, ha invitato Bashagha a presentarsi in aula per spiegare le motivazioni che hanno impedito al Governo di iniziare le sue funzioni, così da trovare soluzioni alternative. A tal proposito, Bashagha ha espresso l’auspicio che l’HoR sosterrà il suo governo nel fornire il bilancio necessario, nonché attraverso la modifica e adozione di nuove leggi. Lunedì, lo stesso Bashagha – sulla falsa riga della linea adottata dal Governo di Unità Nazionale – ha parlato di un programma atto a raggiungere la stabilità nel Paese nordafricano attraverso elezioni legittime che dovrebbe essere annunciato a breve.