Pazienti libici ad Amman protestano dopo l’interruzione delle cure, non sono stati pagati i debiti alle cliniche giordane

“Siamo le famiglie dei pazienti in Giordania, che vengono inviati dallo Stato libico per cure a spese dello Stato per tumori e malattie croniche intrattabili in patria. Il trattamento è stato interrotto in vari ospedali giordani, tra cui l’Al Hussein Cancer Center, l’Al-Isra Hospital a causa del mancato pagamento dei debiti accumulati dallo Stato libico e del mancato rispetto dei precedenti accordi da parte del Governo e del Ministero della Salute. Pertanto, chiediamo a tutti i libici che hanno uno spirito umano e nazionale di alzarsi in piedi e di essere solidali con noi per salvare la vita dei pazienti e alleviare il loro dolore e la loro sofferenza rivolgendosi agli organismi ufficiali e alle persone responsabili dell’interruzione del trattamento e del non saldare i debiti”. Affermano in una nota i pazienti e i genitori dei bambini ricoverati ad Amman.

I quali ritengono responsabili del mancato trattamento e delle sue conseguenze le autorità libiche e l’Ambasciatore della Libia nel Regno di Giordania. “Vi informiamo – conclude la dichiarazione che dal 5 settembre 2022, entreremo in un picchetto aperto all’interno dell’Ambasciata libica per rivendicare i diritti dei nostri pazienti fino all’erogazione dei benefici economici e al proseguimento delle cure”. Tra i pazienti ricoverati nelle cliniche giordane anche diversi bambini, la cui vita sarebbe a rischio a causa dell’interruzione dei trattamenti.

Scopri di più da Speciale Libia

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading