Annullata la sessione parlamentare, ad alcuni membri è stato impedito di viaggiare da Tripoli a Bengasi

Oggi, lunedì, il presidente della Camera dei Rappresentanti, Aquila Saleh, ha dichiarato che la sessione parlamentare settimanale non si è potuta svolgere poiché ad alcuni parlamentari di Tripoli è stato impedito di viaggiare verso Bengasi. Aguila Salah ha chiesto al procuratore generale di aprire una inchiesta.
Ai membri della Camera sarebbe stato impedito di imbarcarsi all’aeroporto di Mitiga. Il capo del Parlamento ha ritenuto che questo incidente “ha interrotto il lavoro del Parlamento e gli ha impedito di esercitare i compiti affidatigli al fine di raggiungere la stabilità nel paese raggiungendo le elezioni presidenziali e parlamentari”. “Un pericoloso precedente che minaccia il unità del Paese e costituisce reato di restrizione della libertà dei cittadini, abuso di potere e intralcio al lavoro”. Prosegue la dichiarazione.
“Una chiara evidenza che la città di Tripoli è stata rapita da gruppi armati sostenuti dal governo scaduto e la cui fiducia è stata ritirata”. Aggiunge ancora Aguila Salah, ribadendo la richiesta dei membri della Camera dei Rappresentanti “di partecipare alle sessioni del Parlamento che saranno annunciate per prendere decisioni decisive nell’interesse del Paese”. Ha infine indicato che il Parlamento adotterà decisioni attraverso il voto di maggioranza senza tenere conto del numero minimo dei presenti.
La Camera dei Rappresentanti nella sua sessione settimanale, di lunedì e martedì, avrebbe dovuto discutere la lettera del Consiglio Supremo di Stato (HCS) in merito alla nomina dell’Assemblea Generale e del capo della Corte Suprema, oltre ad altri dossier all’ordine del giorno. Il Parlamento ha nominato un esecutivo parallelo guidato dall’ex ministro dell’Interno, Fathi Bashagha, lo scorso gennaio attraverso un processo descritto dalla Missione ONU come carente di trasparenza. Quest’ultimo è ritenuto responsabile di una rinnovata escalation di violenza che ha ucciso oltre 42 persone tra il 26 e 27 agosto. Il Governo di Unità Nazionale ha emesso mandati di arresto per chiunque abbia preso parte alla violenza, non è chiaro tuttavia se i membri fermati in aeroporto siano oggetto di indagini.