Dabaiba a Malta con la Banca Centrale, oggi stakeholders libici in Turchia

Mercoledì 31 agosto, il Primo Ministro del Governo libico di Unità Nazionale, Abdel Hamid Al-Dabaiba, è volato a Malta dove ha avuto colloqui con il suo omologo, Robert Abela, a La Valletta. Al vertice di alto livello ha partecipato anche il Governatore della Banca Centrale della Libia, Siddiq Al -Kabeer, i ministri dell’Ambiente, Ibrahim Munir, delle Risorse marittime, Adel Sultan, Comunicazione e Affari politici Walid Al Lafi, e il direttore della libica Telecom Holding Company, Mohammed bin Ayyad. Per il Governo maltese, il vicepresidente del Consiglio e i Ministri della Salute, Affari Esteri, Economia ed Energia.
Una nota di Tripoli ha indicato che i colloqui hanno affrontato, le prospettive di cooperazione tra i due Paesi nei settori della salute, dell’ambiente, della ricchezza marina, dell’immigrazione clandestina e l’apertura dello spazio aereo alla Libia. Dabaiba ha sottolineato l’importanza di far progredire gli sforzi di cooperazione tra i due Paesi in conformità con la visione su cui il governo sta lavorando per riformare il settore sanitario in Libia e migliorare i servizi ai cittadini, grazie anche al ruolo dell’ambasciata maltese nel rilascio dei visti e nell’incoraggiare la cooperazione tra il settore privato e pubblico dei due Paesi.

Il vice Primo Ministro Abu Jannah, invece, si è recato ad Ankara dove è stato ricevuto dal ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, con il quale ha affrontato gli ultimi sviluppi in Libia ed il processo elettorale. Ha riferito la diplomazia turca in un Tweet.
È interessante notare che anche l’ex ministro dell’Interno, Fathi Bashagha, a capo dell’esecutivo parallelo nominato dalla Camera dei Rappresentanti, ha annunciato ieri la sua visita in Turchia, l’ambasciatore di Ankara a Tripoli ha tuttavia negato l’esistenza di un invito ufficiale per Bashagha. Le visite in Turchia arrivano a pochi giorni di una escalation di violenza in e intorno Tripoli che ha ucciso 42 persone di cui 5 civili. La Turchia è presente militarmente nella Libia occidentale sulla base di accordi raggiunti agli inizi del 2020 con il precedente Governo di Accordo Nazionale.