Centro Nazionale per il Controllo delle Malattie libico conferma caso di lebbra, non c’è da preoccuparsi

Il capo del Centro Nazionale per il Controllo delle Malattie, Haider Al-Sayeh, ha confermato che un caso di lebbra è stato diagnosticato lo scorso marzo in Libia, evidenziando che il paziente è guarito. Al-Sayeh ha aggiunto che l’intero numero di casi diagnosticati in Libia è di tre: due nella regione orientale e uno nella regione occidentale.

Ha indicato che la malattia è sotto controllo e le cure sono disponibili, invitando i libici a non avere paura in quanto la lebbra è una malattia endemica in Libia ed il Centro ha già adottato un programma per sradicare la malattia dal Paese.

Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2019, sebbene la lebbra sia stata quasi eliminata dalla Libia per più di tre decenni, ogni anno vengono diagnosticati da 6 a 8 nuovi casi. Mentre storicamente ha ispirato la paura nel mondo antico, ora è una malattia molto curabile.

La lebbra è una malattia infettiva cronica causata dal Mycobacterium leprae, un bacillo a forma di bastoncello acido resistente. La malattia colpisce principalmente la pelle, i nervi periferici, la mucosa delle prime vie respiratorie e gli occhi. La lebbra è curabile e il trattamento nelle fasi iniziali può prevenire la disabilità. Si tratta di una malattia una malattia secolare, descritta nella letteratura delle antiche civiltà. Nel corso della storia, le persone afflitte sono state spesso ostracizzate dalle loro comunità e famiglie.

Sebbene la lebbra fosse gestita in modo diverso in passato, la prima svolta avvenne negli anni ’40 con lo sviluppo del medicinale dapsone. La durata del trattamento è durata molti anni, spesso una vita, rendendo difficile la compliance. Negli anni ’60, M. leprae iniziò a sviluppare resistenza al dapsone, l’unico farmaco anti-lebbra conosciuto all’epoca. All’inizio degli anni ’60, la rifampicina e la clofazimina furono scoperte e successivamente aggiunte al regime di trattamento, che in seguito fu etichettato come terapia multifarmaco (MDT).

Nel 1981, l’OMS ha raccomandato il regime MDT. Quello attualmente raccomandato consiste in medicinali: dapsone, rifampicina e clofazimina. Questo trattamento dura sei mesi per i casi pauci-bacillari e 12 mesi per i casi multi-bacillari. MDT uccide l’agente patogeno e cura il paziente.

Dal 1981 l’OMS fornisce MDT gratuitamente. Il trattamento è stato inizialmente finanziato dalla Nippon Foundation e dal 2000 viene donato attraverso un accordo con Novartis fino al 2025.

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