Cavusoglu rivela le ragioni di una mancata visita di Haftar in Turchia

Il quotidiano turco Hurriyet ed i media locali libici hanno riportato le recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, su una possibile vista del feldmaresciallo Khalifa Haftar. Secondo quanto riferito, Haftar si sarebbe offerto di viaggiare ad Ankara qualora fosse stato ricevuto dal presidente Recep Tayyip Erdogan, mentre il presidente del Parlamento, Aguila Saleh, si è ripetutamente rifiutato di visitare la Turchia.
Hurriyet citando le dichiarazioni di Cavusoglu alla stampa per fare un bilancio del 2021 che si sta per concludere, ha rivelato che Haftar “una volta voleva venire in Turchia a condizione di incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan”. Tuttavia il presidente turco si sarebbe rifiutato, non riconoscendo nel feldmaresciallo un interlocutore legittimo, non essendo né il capo di Stato, né il Primo Ministro della Libia. Al momento, il feldmaresciallo Haftar, candidato alla presidenza della Libia, non ha rilasciato alcun commento sull’argomento.
Senza specificare la data della richiesta della visita, Cavusoglu ha spiegato che Erdogan e il suo vice, Fuat Oktay, lo hanno incaricato di incontrare Haftar, ma quest’ultimo non è venuto perché la sua richiesta è stata ignorata. Il ministro degli Esteri turco ha espresso la sua disponibilità ad incontrarlo, considerando che il suo Paese “è storicamente più vicino al versante orientale, vi sono cittadini di origine turca e quindi Ankara non può fare distinzioni tra le due regioni”.
In risposta alla richiesta di una delegazione della Camera dei Rappresentanti di Tobruk, in visita ad Ankara la scorsa settimana, di aprire un consolato turco ed operare voli Turkish Airlines verso la Libia orientale, Cavusoglu ha risposto che “quando si verificheranno le condizioni necessarie, Turkish Airlines opererà i suoi voli verso questa regione e verranno aperte missioni diplomatiche”.
Cavusoglu ha indicato inoltre l’intenzione dell’ambasciatore turco a Tripoli, Kenan Yilmaz, di visitare a breve la Libia orientale, sottolineando che esistono canali di comunicazione con le autorità in Cirenaica. Per quanto riguarda la sua posizione sul rinvio delle elezioni, il ministro degli Esteri turco ritiene che i libici siano gli unici che devono prendere le proprie decisioni in questo processo. “Non possiamo interferire: le elezioni devono essere trasparenti e tutti devono accettarne i risultati.”