Una Carta per disciplinare il processo elettorale? Al-Lafi incontra l’inviato ONU in Libia Jan Kubis

Il Vice Presidente del Consiglio Presidenziale, Abdullah Al-Lafi, ha ricevuto questa mattina, lunedì, l’Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite e il Capo della Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia, Jan Kubis, per discutere gli ultimi sviluppi della scena politica in Libia.

I due hanno discusso i dettagli del recente briefing di Kubis al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il quale ha sottolineato il sostegno degli Stati membri del Consiglio a tenere le elezioni presidenziali e parlamentari in tempo, nonché il loro sostegno all’Alta Commissione elettorale nazionale (HNEC) dato che lo svolgimento delle elezioni rappresenta un’importante opportunità per il Paese per superare questa fase, verso stabilità e giustizia.

L’inviato Onu ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Commissione militare mista (JMEC 5+5) sul ritiro graduale e simultaneo di mercenari e forze straniere dal territorio libico.

Da parte sua, il vecepresidente Al-Lafi ha affermato la piena volontà del Consiglio presidenziale di tenere le elezioni presidenziali e parlamentari in tempo e contemporaneamente, ribadendo la sua richiesta di consenso tra tutti i partecipanti al processo politico, per garantire il successo delle elezioni e l’accettazione dei risultati da parte di tutti.

Il Vicepresidente del Consiglio di Presidenza ha rivelato la possibilità di predisporre una bozza di carta nazionale, da sottoscrivere da parte di tutti i candidati che sarà infine approvata dall’Alta Commissione elettorale, e da tutte le forze attive sulla scena politica libica. La Carta sabilirà le regole del processo elettorale, con il sostegno e la partecipazione internazionale. La proposta rappresenterebbe una garanzia che aumenterà le possibilità di successo delle elezioni, aprendo la strada al popolo libico per scegliere il rappresentante più appropriato per guidare il Paese verso la pace, la riconciliazione nazionale, e la ricostruzione dello Stato sulla base della sicurezza, della giustizia e del diritto.

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