Libia – Tunisia, Al-Mangoush arriva a Tunisi con una delegazione di accompagnamento

La Ministra degli Esteri della Libia, Najla Al-Mangoush, è arrivata a Tunisini con una delegazione di accompagnamento per risolvere la questione dell’apertura delle frontiere, negata finora da parte tunisina. Al-Mangoush, accompagnata dal ministro degli Interni Khaled Mazen, è stata ricevuta dall’omologo tunisino, l’incaricato d’Affari Ali Al-Mazogi, il Console Generale Fadel Al-Qarioun, l’incaricato per gli Affari Sanitari Hat Shabaan e lo staff dell’Ambasciata di Libia a Tunisi.

La delegazione di alto livello guidata dalla ministra degli Esteri della Libia intende risolvere le tensioni tra i due Paesi dovute alla chiusura delle frontiere aeree e terrestri da parte tunisina. Dopo che agli inizi luglio, con il peggioramento della situazione pandemica in Tunisia, la Libia ha unilateralmente chiuso le frontiere con il Paese vicino, il Primo Ministro Abdel Hamid al-Dabaiba ne aveva annunciato la riapertura per lo scorso 19 agosto.

Tuttavia le frontiere sono rimaste chiuse tra i due Paesi. Ufficialmente perchè non sarebbero state completate alcune procedure a livello del comitato sanitario congiunto per la lotta al coronavirus, mentre alcuni documenti trapelati sui social networks e condivisi dalla pagina della coalizione Vulcano di Rabbia, rivelavano il rischio di 100 terroristi che dalla Libia, esattamente dalla base aerea di al-Watiya, gestita dai turchi, stavano preparando un attacco alla sicurezza e alla stabilità della Tunisia. I media tunisini, dall’altra parte, hanno anche riferito di un attentato alla vita del presidente Kais Saied che sarebbe stato sventato.

Nel frattempo, il membro del comitato scientifico tunisino per la lotta al covid-19, Jalila Ben Khelil, ha annunciato che il comitato ha raccomandato al termine della sua riunione di ieri pomeriggio, mercoledì 25 agosto, il mantenimento delle frontiere terrestri chiuse, fino a nuovo avviso. “Il leggero miglioramento della situazione epidemiologica ci spinge a mantenere la vigilanza e rafforzare le misure preventive alle frontiere,” ha aggiunto.

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