Un vertice presidenziale affronta le questioni internazionali: dai fondi ai cittadini libici detenuti all’estero

Il Consiglio di Presidenza della Libia guidato da Mohamed d Younis al Menfi ha invitato le autorità competenti a “presentare un rapporto dettagliato” sugli investimenti libici all’estero, in tutti i Paesi e senza ritardi. La richiesta è giunta durante un incontro allargato, giovedì mattina, tra il presidente Menfi, il suo vice, Abdullah Al-Lafi, il presidente del Consiglio giudiziario supremo, Mohamed Al-Hafi ed il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale, Abdul Hamid Al-Dabaiba.
All’incontro erano anche presenti il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, Muhammad Issa, il Capo dei Servizi di Intelligence, il Generale di Divisione Hussein Al-Aib, rappresentanti della Libyan Investment Authority, della Foreign Bank ed istituzioni collegate.
Secondo l’Ufficio Media del Consiglio Presidenziale, le discussioni si sono concentrate su una serie di dossier economici, che comprendono gli investimenti libici all’estero e le questioni economiche libiche pendenti in alcuni tribunali internazionali. Ampio spazio è stato anche dedicato al dossier dei prigionieri libici all’estero, in particolare quelli detenuti senza processo e ancora in galera. Come i cittadini detenuti in Egitto e i giovani calciatori detenuti in Italia per cui è prevista oggi l’udienza del ricorso in cassazione. È probabile che il meeting abbia anche affrontato il caso di Hannibal Gheddafi, ancora in arresto in Libano, una questione di grande importanza nel quadro di riconciliazione nazionale a cui il Consiglio presidenziale ed il nuovo Governo stanno lavorando.
L’ufficio stampa della presidenza ha aggiunto inoltre che l’incontro ha affrontato i meccanismi e le modalità per rafforzare e migliorare la posizione giudiziaria della Libia in merito alle pendenze economiche in alcuni tribunali internazionali per preservare i fondi e i beni libici all’estero.