Draghi e Mitsotakis oggi a Tripoli, è corsa diplomatica per tutelare gli interessi geostrategici in Libia

Di Vanessa Tomassini.

Oggi a Tripoli arrivano il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ed il premier greco Kyriacos Mitsotakis. Ieri, anche il maltese Robert Abela che ha annunciato la riapertura della sede diplomatica. L’Italia ha riaperto la sua ambasciata a gennaio del 2017, la Francia l’ha riattivata lunedì scorso, oggi anche la Grecia riapre la sua ambasciata a Tripoli. Un ponderoso assembramento diplomatico per sostenere i libici nel processo di pace, ma soprattutto per salvaguardare i tanti interessi geostrategici nel Paese nordafricano. Tra ricostruzione, petrolio, gas ed altre risorse.

Un segnale forte di sostegno europeo al processo di riconciliazione nazionale e al nuovo governo di unità nazionale è stato portato domenica dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che in una visita a Tripoli ha incontrato il premier Abdul Hamid Dbeibah ed il presidente del Consiglio presidenziale, Mohamed Yunis al Menfi, oltre alla ministra degli esteri libica, Najla Al Mangoush.

Durante i colloqui, Michel ha annunciato che l’ambasciatore dell’Unione europea tornerà permanentemente a Tripoli a partire da fine aprile. Michel ha promesso inoltre che l’Europa intensificherà il suo impegno in Libia sul fronte della ricostruzione economica, dopo un decennio di conflitto, e contribuirà alla governance, alla stabilità, al rispetto dei diritti umani e alla sicurezza. Come unica precondizione Michel ha chiesto che i combattenti stranieri lascino la Libia, definendo cruciali per la pace il rispetto del cessate-il-fuoco e dell’embargo sulle armi.

Un punto sottolineato anche da Atene, alla vigilia della visita del suo primo ministro Mitsotakis oggi per la riapertura dell’Ambasciata di Grecia a Tripoli. La portavoce del governo greco, Aristotelia Belloni, ha esortato il nuovo governo libico ad annullare l’accordo sui confini marittimi con la Turchia, che secondo l’UE viola il diritto internazionale. La portavoce ha spiegato che le relazioni tra i due Paesi devono essere basate sui principi del diritto internazionale e buona fede. “È importante per la Libia, in questa nuova era, liberarsi degli ostacoli alla stabilità, come la presenza di forze straniere e mercenari sul suo territorio”, ha aggiunto Belloni, ma anche accordi infondati che violano il diritto internazionale.

Durante i colloqui odierni il premier greco presenterà la posizione di Atene ai suoi interlocutori. Mitsotakis sarà accompagnato dal suo ministro degli Esteri, Nikos Dendias, così come Draghi dal ministro Luigi Di Maio. La riapertura dell’ambasciata greca e del consolato italiano a Bengasi contribuirà notevolmente a rafforzare la cooperazione bilaterale in tutti i settori, soprattutto nei settori dell’energia, delle costruzioni e della sicurezza, aprendo grandi orizzonti per le relazioni economiche e commerciali tra la Libia e l’Europa. Sul tavolo delle discussioni anche la questione migratoria e la lotta al coronavirus.

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