Conclusioni del Libyan Political Dialogue Forum in Tunisia

Di Vanessa Tomassini.
Il Libyan Political Dialogue Forum che ha riunito settacinque personalità libiche a Tunisi, sotto gli auspici della Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), si è concluso senza un nuovo esecutivo, ma con una road-map chiara con cui il Paese nordafricano giungerà alle elezioni, la cui data è stata fissata per il 24 dicembre 2021.
“Ora abbiamo una chiara road-map per lo svolgimento delle elezioni il 24 dicembre 2021“, ha detto l’inviata ad interim del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Stephanie Williams, anticipando che i partecipanti al dialogo politico si riuniranno nuovamente in videoconferenza entro una settimana per discutere un meccanismo per la selezione dei posti vacanti nel ramo esecutivo e la risoluzione di questioni controverse.
In una conferenza stampa dal centro media nella tarda serata di domenica 15 novembre, presso l’Hotel Golden Tulip, l’inviata ad interim ha indicato che il Libyan Political Dialogue Forum ha raggiunto un’intesa su tre fascicoli molto importanti, questi comprendono i termini di riferimento dell’autorità esecutiva, i criteri di candidatura e la tabella di marcia, nonchè la decisione di separare il Consiglio di Presidenza e il Primo Ministro.
Williams ha ribadito che il popolo libico soffre di corruzione e cattiva gestione. “Dobbiamo cambiare questa situazione attraverso un governo tecnocratico, indipendentemente da chi lo guiderà“. Ha dichiarato, annunciando il fallimento del voto per impedire il mantenimento di posizioni nel Consiglio presidenziale e nel Governo nazionale per ogni personalità o funzionario legislativo che abbia ricoperto posizioni dal 2014 ad oggi, nonostante l’ emendamento abbia ottenuto l’approvazione del 61% dei partecipanti al Forum, non raggiungendo la soglia del 75% necessaria per passare. Il voto si è concluso con 45 voti favorevoli e 29 contrari, la nozione è stata per tanto respinta.
Williams, ha invitato la classe politica libica ad aderire al movimento per il cambiamento, sottolineando che non consentirà l’ostruzione di questo processo e potrebbero esserci sanzioni internazionali per chi oserà opporsi alla formazione di un nuovo esecutivo. “Devono attenersi ai desideri dei libici per continuare il dialogo politico”, ha aggiunto Williams, indirizzando il suo discorso all’attuale classe politica libica.