Williams spiega i preparativi e le finalità del Libyan Political Dialogue Forum

Di Vanessa Tomassini.

Tunisi, 8 novembre 2020 -La Rappresentante Speciale ad interim del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Libia, Stephanie Williams, ha tenuto domenica pomeriggio alle 19,00 ore locali una conferenza stampa dal Media Center del Libyan Political Dialogue Forum, ospitato nella splendida cornice dell’Hotel Golden Tulip, a Gammarth, in Tunisi. Durante il suo discorso, l’inviata ONU ha chiarito i preparativi e le finalità del Libyan Political Dialogue Forum che verrà inaugurato ufficialmente lunedì 9 novembre con il discorso del presidente della Repubblica tunisina Kais Saied.

Williams ha confermato il clima positivo tra le settacinque personalità invitate dalla Missione a prendere parte ai negoziati, sottolineando il desiderio di consenso e compromesso per il bene della Libia da parte di tutti i partecipanti. Ha affermato che il Libyan Political Dialogue Forum, durerà sei giorni ed avrà lo scopo di porre fine alle fasi di transizione per il Paese nordafricano dilaniato da oltre nove anni di guerra civile.

Il capo ad interim di UNSMIL ha ribadito che i 75 partecipanti al Forum per rappresentano le varie correnti politiche libiche e la diversità etnica, sottolineando che la missione ha appreso dalle lezioni precedenti che i dialoghi che non includono tutte le forze in campo falliscono. Ha spiegato che il principio di inclusività è la base dei negoziati a Tunisi, indicando che la Missione sta cercando di porre fine alla fase di transizione e sviluppare una road map per lo svolgimento di elezioni dalle quali scaturiscano istituzioni che rappresentano e servino il popolo libico.

L’accordo politico firmato a Skhirat alla fine del 2015 resta il quadro di base per questo round del Libyan Political Dialogue Forum. Williams ha dichiarato che da domani il campo sarà aperto a tutte le opinioni, indipendentemente dai diversi orientamenti, ribadendo la volontà della Missione di prendere decisioni che favoriscano l’interesse nazionale, rispetto al vantaggio personale di alcuni. In modo che questo processo consolidi l’unità e la sovranità della Libia, nonchè la trasparenza delle sue istituzioni.

Ha riaffermato che i negoziati che prenderanno il via domani rappresentano “l’ultima opportunità da non perdere” adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Williams ha aggiunto che ciò che la Missione si propone di fare è lanciare un percorso libico che promuova la pace e la riconciliazione nazionale, attraverso l’elezione di un Consiglio presidenziale e un Governo per tutto il popolo libico.

Williams ha inoltre ricordato i successi importanti raggiunti dal comitato militare misto (5+5) durante gli incontri a Ginevra e Ghadames, auspicando che questo spirito che ha ispirato gli ufficiali militari, serva da esempio per i partecipanti al Libyan Political Dialogue Forum. Ha rivelato inoltre che il Comitato dei Dieci supervisionerà l’uscita di combattenti stranieri e mercenari dalla Libia. Ha indicato che il Comitato militare congiunto e le forze di polizia saranno formate dai Ministeri degli Interni dell’ovest e dell’est del Paese per proteggere l’area che si estende da Sirte ad Al-Jufrah, mentre i sottocomitati lavoreranno per disarmare e garantire che le intese non vengano violate.

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