I nostri militari respinti dalla Libia perchè senza visto, “Il Giornale” rivela

Il giornalista Fausto Biloslavo riferisce su “Il Giornale” che un gruppo di militari italiani giunti per un cambio del contingente a Misurata, che gestisce l’ospedale da campo, è stato rimandato indietro con la scusa che non avevano il visto d’ingresso. Il rapporto aggiunge che a Tripoli gli uomini del comandante della missione militare italiana Miasit, compresa la scorta, sono disarmati perché i libici non li hanno mai autorizzati.

Secondo “Il Giornale”, nel pomeriggio del 30 luglio un Hercules C 130 decollato da Pisa era atterrato alle 17.30 a Misurata con una trentina di soldati italiani a bordo. Ad alcuni militari del Celio e della brigata Julia è stata però negata l’autorizzazione allo sbarco da parte delle autorità libiche, perché mancava sul loro passaporto il visto d’ingresso.

Biloslavo citando una fonte militare scrive che questi sarebbero «Segnali piccoli e grandi, ma pure pericolosi, che i turchi non ci vogliono fra i piedi in Libia. A Misurata hanno messo gli occhi sull’aeroporto, dove abbiamo da anni il nostro ospedale da campo». Il senatore Enrico Aimi, capogruppo di Forza Italia in Commissione Esteri, ha denunciato la beffa dei militari rimandati a casa, annunciando un’interrogazione parlamentare.

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