Turchia: “comprendiamo preoccupazioni dell’Egitto, ma resteremo in Libia finchè vuole il Governo”

Il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha dichiarato che Ankara “comprende le legittime preoccupazioni di sicurezza dell’Egitto circa il suo confine comune con la Libia”, sottolineando che il Cairo sta perseguendo una politica sbagliata con il sostegno ad Haftar.
Il portavoce ha aggiunto che “non possiamo trascurare l’importanza della pace in Libia per l’Egitto”, affermando che la Turchia è determinata a restare in Libia “finchè il Governo libico vuole che rimaniamo”.
La presidenza turca ha accusato gli Emirati Arabi Uniti di “finanziare la guerra”, sottolineando la necessità di stabilire una tregua sostenibile in Libia. “La Turchia – ha affermato Kalin – sostiene la posizione del governo libico che chiede il ritiro delle forze del colpo di stato generale Khalifa Haftar dalle città di Sirte e Al-Jufra per garantire un cessate il fuoco sostenibile”.
Va detto che la Turchia, impegnata militarmente in Libia con propri ufficiali, combattenti e paramedici siriani, ha fino ad oggi rigettato qualsiasi accordo di cessate il fuoco, nonostante i numerosi appelli internazionali. Ankara è stata protagonista anche di “incidenti” con la Missione Navale europea IRINI, rifiutando il sopralluogo a bordo di sue navi, sospettate di trasportare armi in Libia.
Il funzionario turco ha proseguito criticando anche la posizione francese, affermando che Parigi “mette in pericolo la sicurezza della NATO con il suo sostegno ad Haftar”, precisando che la Turchia “sostiene un governo legittimo in Libia, mentre il governo francese supporta un barone della guerra illegale, e la sicurezza della NATO, del Mar Mediterraneo, del Nord Africa e della stabilità politica in Libia sono a rischio”.
Il portavoce presidenziale turco è tornato a criticare Haftar, dicendo: “Era inaffidabile fin dall’inizio, minando tutti gli accordi di tregua e le iniziative di de-escalation”, spiegando che il Governo libico di Accordo Nazionale (GNA) non accetterà alcun negoziato che includerà Haftar.
Le osservazioni della Presidenza turca giungono il giorno dopo che il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha messo in guardia sulla possibilità dell’intervento militare del suo paese in Libia. “Qualsiasi intervento diretto dell’Egitto in Libia è diventato una legittimità internazionale”, suggerendo che il Cairo non permetterà al conflitto in Libia di attraversare la linea di Sirte. “Sirte ed al-Jufra, per la sicurezza dell’Egitto, sono una linea rossa che non sarà permesso di attraversare”.
Intanto gli Stati Uniti hanno rifiutato la possibilità di una escalation militare nel Paese nordafricano, chiamando tutte le parti per un ritorno ai negoziati.