UNSMIL accoglie positivamente l’invito di al-Serraj a riprendere il dialogo politico

Di Vanessa Tomassini.
La Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite ad interim, e capo della missione Onu in Libia (UNSMIL), Stephanie Williams, ha accolto con favore la dichiarazione rilasciata martedì, in seguito al fallito attacco alla base aerea di al-Watiya, dal presidente del Consiglio Fayez al-Serraj, in cui ha invitato tutte le parti e le forze politiche a riprendere urgentemente, e senza ulteriori indugi, il processo di dialogo politico sotto gli auspici delle Nazioni Unite.
In una conversazione telefonica, Williams ed Al-Sarraj hanno affrontato mercoledì i recenti sviluppi politici e militari, incluso l’invito del presidente al ritorno al tavolo dei negoziati. La Rappresentate ha affermato che quella di al-Serraj è una iniziativa positiva che si aggiunge ad altre recenti proposte altrettanto “positive”. Riferendosi, seppur non menzionandola, all’iniziativa politica proposta dal capo del Parlamento, Aguila Saleh Issa, il 23 aprile, Williams ha dichiarato che tali iniziative creano un punto di slancio da sviluppare per fermare i combattimenti e rilanciare un processo politico globale. Ha inoltre confermato la disponibilità di UNSMIL a riprendere fin da subito il percorso politico intra-libico, sulla base dei risultati della conferenza di Berlino e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu. Stephanie Williams ha infine rinnovato il suo appello a tutte le parti in conflitto affinché mettano immediatamente fine ai combattimenti e risparmino ai libici le sofferenza della guerra.
Dopo il rifuto dei giorni scorsi, martedì Al-Sarraj ha dichiarato di accogliere positivamente qualsiasi iniziativa politica che consenta soluzioni pacifiche alla crisi libica, lontano dai combattimenti e dall’imposizione del potere attraverso la forza, e l’uso delle armi, invitando tutte le parti e le forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità per porre fine alla divisione nel Paese. Il premier ha espresso la necessità di accelerare la ripresa del dialogo politico sotto gli auspici delle Nazioni Unite e di concordare una tabella di marcia globale e un percorso politico condiviso che riunisca tutti i libici, o attraverso la modifica dell’accordo politico e formando un consiglio presidenziale con un presidente e due deputati, ed un Primo Ministro, o altrimenti concordando un percorso costituzionale ed elezioni generali alle prime date utili.
Nella dichiarazione, Al-Sarraj ha sottolineato che il suo appello arriva in un momento in cui le istituzioni statali libiche sono divise ed alcune decisioni ricadono spesso su singoli individui, sebbene superino il loro ruolo e le loro competenze. Tutto ciò -ha detto il premier al-Serraj – ha aumentato la sofferenza economica dei cittadini, ulteriormente aggravata dalla pandemia del COVID-19 e dalla guerra in e intorno alla capitale.