Determinazione e talento, laurearsi a Tripoli nonostante la guerra

Mohamed Bashir AbuAmer ha discusso la sua tesi di laurea alla Al-Refaq University sul piano di sviluppo del campo in termini di iniezione di gas e gas con schiuma utilizzando Eclipse-100. Mohamed è l’esempio di decine di giovani che ogni anno si distinguono nelle Università libiche nonostante le difficili condizioni.

Di Vanessa Tomassini.

Sono tantissimi i giovani in tutta la Libia che ogni anno si laureano nelle Università con ottime valutazioni, nonostante il conflitto e la divisione politica rendano sempre più difficile realizzarsi e credere nei propri sogni, per alcuni interrotti dall’imperversare della guerra civile del 2011. Mohamed Bashir AbuAmer è un esempio che impegno, determinazione e talento, permettano di superare anche le peggiori delle condizioni. A Tripoli, infatti, le scuole e le università procedono a singhiozzo. Con gli insegnanti costretti a mettere in pausa i propri programmi scolastici per via delle condizioni di sicurezza che hanno subito un brusco deterioramento con l’inizio delle operazioni militari intorno alla capitale il 4 aprile 2019. Molti istituti scolastici restano chiusi e migliaia di giovani studenti sono privati del diritto allo studio.

“Riuscirò nonostante tutto. Dimostrerò al mondo quanto valgo anche se non ho avuto la fortuna di nascere in un Paese diverso”. Diceva a sé stesso, Mohamed, solo qualche mese fa. Ed oggi finalmente ce l’ha fatta. Grazie alla supervisione e ai consigli dell’Ingegnere Hussam-Ed. Md. El-Fituri (Eni), ha presentato un complesso e innovativo caso di studio al Dipartimento di Ingegneria Petrolifera presso l’Università Al-Refaq di Tripoli. Il progetto analizza la simulazione del serbatoio come strumento comune nell’ingegneria del serbatoio, utilizzata per risolvere problemi di ricerca, come l’analisi dell’EOR, i pozzi orizzontali e le tecniche di stimolazione dei pozzi. Tale simulazione combina fisica, matematica, ingegneria e programmazione al computer.

Mohamed Bashir AbuAmer e l’Ing. Hussam-Ed. Md. El-Fituri

Mohamed Bashir AbuAmer ha scelto di seguire le orme di suo padre che lo ha lasciato nel 2011, il professor Bashir Abu Amer, un uomo che ha ricoperto posizioni di responsabilità nel settore petrolifero libico a partire dagli anni 60 del secolo scorso. Il giovane ingegnere ci ha spiegato che la necessità di una simulazione del giacimento deriva dal requisito per gli ingegneri petroliferi di ottenere previsioni precise sulle prestazioni di un giacimento di idrocarburi in diverse condizioni operative. Nello studio da lui presentato, i dati iniziali del serbatoio di Al-Refaq contenevano il tappo del gas e il gas in soluzione.

Uno degli scopi dello studio – ha evidenziato – è rimuovere qualsiasi fonte di gas nel modello che porti alla perdita di energia erogata dal gas in soluzione e all’espansione del tappo del gas. Nonostante la perdita di energia, il serbatoio ha un buon sistema di trasmissione dell’acqua e sono stati ottenuti buoni valori di recupero. L’olio inizialmente presente per questo serbatoio è di 487,6 MM bbl. L’ottimizzazione comporta lo sviluppo di una serie di scenari plausibili per un processo (ad es. Iniezione di gas, iniezione di gas con schiuma) e lo studio della risposta del sistema nel tentativo di determinare lo scenario ottimale. Per realizzare le simulazioni di previsione, Mohamed è stato in grado di utilizzare le opzioni di più esecuzioni in ECLIPSE Office, un programma sofisticato adoperato dagli ingegneri petroliferi.

Certamente oggi il professor Bashir AbuAmer sarebbe fiero di suo figlio. Mohamed è convinto che la laurea rappresenta solamente un punto di partenza verso la realizzazione di sé stesso, nonché di un futuro migliore per il suo Paese. Il suo obiettivo è quello di entrare a far parte di una multinazionale attiva nel settore dell’Oil &Gas dove poter applicare le sue conoscenze e il suo talento, nell’esplorazione ed estrazione delle risorse e degli idrocarburi, tenendo conto del patrimonio ambientale e del rispetto del pianeta. Trattiene la gioia, mentre celebra il raggiungimento di un obiettivo importante, invitando i giovani libici a fare lo stesso perché un finale diverso è sempre possibile, volere è potere.

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