Una notte di scontri violenti a Tripoli

Di Vanessa Tomassini.
“Sembra che la vera guerra sia iniziata solamente ora”. Ha affermato una nostra fonte mercoledì sera poco dopo le 23,00 (o.l.) nei pressi di Abu Selim. Il quartiere, alle porte della capitale libica, ha visto riaccendersi pesanti scontri dopo una rapida avanzata del Libyan National Army (LNA) sotto il comando del feldmaresciallo Khalifa Haftar.
Il Consiglio locale di Abu Salim riferiva sulla sua pagina Facebook della morte di una donna a Mahalla Sidi Selim, nei pressi dello stradone che porta all’areoporto internazionale, chiuso dal 2014, a seguito di bombardamenti indiscriminati che hanno raggiunto le zone residenziali. Almeno 8 persone sarebbero rimaste ferite dopo che alcuni razzi grad si sono abbattuti sulle loro abitazioni.
Media pro-LNA rivendicano un’avanzata importante dell’esercito verso il cuore della capitale, con il controllo del campo Hamza ed al-Khalatat Street, mentre la Tripoli Protection Force afferma di aver respinto un attacco sull’altopiano che ha provocato pesanti perdite per l’82 ° battaglione di fanteria. Qui l’aviazione orientale ha condotto continui bombardamenti distruggendo diversi mezzi e munizioni delle forze allineate al Governo di Accordo Nazionale.
Gli assi di combattimento si sono avvicinati drammaticamente al centro di Tripoli, raid e battaglie sul terreno di sono concentrati nelle aree di Abu Selim, Triq al-Matar, ed al-Khilat. Diversi feriti gravi sono stati trasportati in ambulanza dalla Libyan Red Crescent all’ospedale Ghot al-Shaal. L’offensiva, che ha fatto seguito ad un bombardamento all’areoporto di Mitiga il giorno prima, è stata preceduta anche da un “messaggio alle milizie” da parte del portavoce delle forze armate Ahmed al-Mismari.”Ci sono punti di ritorno che dovreste usare e punti di non ritorno da evitare, usate il cervello!”. Ha avvertito il portavoce attraverso i social network.