Misurata, liberate Mohamed!

Mohamed Baheida, 22 anni, originario del sud della Libia, è stato arrestato alla porta orientale di Misurata, dopo che le milizie dellla città hanno trovato sul suo telefono una foto che lo ritraeva indossare una uniforme. I suoi amici affermano che Mohamed non è pericoloso e non aveva con sè un arma al momento dell’arresto. “Ci sono anche quelli che sostengono il Governo di Accordo Nazionale a Bengasi. Non c’è nessun motivo per trattenere Mohamed”. Affermano, lanciando un appello ai saggi e agli anziani di Misurata. “Questo ragazzo è orfano, ha perso la madre e il padre ed è l’unico a prendersi cura dei suoi fratelli e sorelle”. Secondo i suoi vicini, Mohamed è stato arrestato mentre stava andando da sua sorella a Tobruk. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per il crescente numero di arresti arbitrari e sparizioni forzate, in aumento dall’inizio del conflitto a Tripoli il 4 aprile scorso. La Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha ricordato giovedì che la scomparsa forzata, l’arresto illegale e il rapimento basati su opinioni politiche o affiliazioni costituiscono un duro colpo per lo Stato di diritto e palesi violazioni del diritto internazionale umanitario.