Esclusiva. Faccia a faccia con la Settima Brigata: “Abbiamo contatti con Haftar, i pro Gheddafi e tutte le tribù”

Di Vanessa Tomassini.

Dopo aver sentito il punto di vista di Jalal al-Warshefani, uno dei leader della Brigata dei Rivoluzionari di Tripoli, oggi abbiamo raggiunto la fazione opposta: il comando della Settima Brigata Fanteria. A rispondere è il Luogotente Colonnello Hamza Hamir, portavoce del gruppo.

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-Colonnello Hamir, grazie di aver scelto di rispondere alle nostre domande. Innanzitutto ci aiuta a capire cosa sta accadendo?

“Grazie a lei. Tripoli è controllata dalle gang armate come il Battaglione al-Nawasi, la Brigata dei Ribelli di Tripoli, la milizia di Ghaniwa al-Kikli e la milizia Kara nell’aeroporto di Mitiga. Tutte queste milizie hanno derubato il paese terrorizzando i Governi affinchè pagassero loro i soldi e controllando la Banca Centrale della Libia, nonchè gli investimenti del portafoglio libico. Loro sono gli stessi che sfruttano l’immigrazione per finanziare sè stessi. Come potete vedere negli ultimi due giorni, quando abbiamo perso il controllo della base militare di Al-Ermok, è stata assunta la famosa milizia della città di Al-Zawia, questa milizia è ben nota come la milizia dei migranti”.

-Nei giorni scorsi sono circolate tante voci. Siete in contatto o vi siete alleati con Salah Badi di Misurata?

“No, Salah Badi agisce per conto proprio e non ha niente a che fare con noi”.

-Siete in contatto con il Maresciallo Khalifa Haftar e Gheddafi?

“Noi siamo veri militari ed abbiamo collegamenti con Haftar, con i Gheddafisti e tutte le tribù libiche. Tutti sono come i libici e tra loro vi è la maggioranza della Libia”.

-Sappiamo che c’è una tregua, durerà?

“Per il momento siamo ancora in posizione di difesa a causa del cessate il fuoco delle Nazioni Unite, ma spazzeremo via Tripoli da questi gangster, i quali hanno costretto e terrorizzato questo governo e i precedenti governi a loro favore. Queste bande hanno reso il Mar Mediterraneo pieno di cadaveri!”.

 

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