Saif al-Islam Gheddafi. Parola alla difesa, intervista esclusiva all’avvocato Khaled al Zeidy

Di Vanessa Tomassini.

Il portavoce della Corte Penale Internazionale (CPI), Fadi El Abdallah, ha dichiarato durante un’intervista al nostro giornale, realizzata all’Aia in questi giorni, che se il figlio preferito del compianto leader libico, Saif al- Islam Gheddafi, vincesse le prossime elezioni presidenziali “per la Cpi non cambierebbe nulla e si troverebbe nella stessa situazione, in quanto la corte ha emesso un mandato di arresto per il signor Gheddafi, continua a chiedere che si arrenda e si consegni. Il procuratore ha ribadito ciò al Consiglio di Sicurezza, chiedendo di aiutare le autorità libiche affinché collaborino meglio e rispettino l’ordine emesso dai giudici”. Il portavoce ha anche aggiunto che “il signor Gheddafi non è stato condannato, anzi è innocente fino a prova contraria”, è necessario che l’imputato si consegni alla corte “affinché i giudici dopo un giusto procedimento, stabiliscano se è colpevole o innocente”. Come avviene nelle migliori aule di tribunale ora la parola passa alla difesa, in un incontro esclusivo con l’avvocato storico della famiglia Gheddafi, Khaled al-Zaidy.

-Innanzitutto, mi conferma che Saif al-Islam Gheddafi parteciperà alle prossime elezioni?

“Ciò che posso garantire è che se il Dr. Saif al Islam Gheddafi parteciperà alle elezioni avrà la meglio su tutti quanti i candidati, questo lo sanno tutti coloro che seguono la piattaforma politica libica. Però non spetta a me confermare o dichiarare la candidatura del Dr. Saif per il semplice motivo che non mi è stato chiesto ufficialmente da lui di fare queste dichiarazioni e se avrà questa intenzione sicuramente lo dirà al momento giusto. Inoltre, onestamente, è prematuro parlare di questo perché non è stata avviata l’operazione politica per quanto concerne l’ufficiale presentazione delle candidature, rimane il fatto tuttavia che la sua candidatura è diventata una richiesta popolare e anche da parte di esponenti importanti del mondo della politica, che lo vedono come il salvatore. Ora come ora, in Libia si sogna pace e sicurezza e in tanti sono certi che solamente il Dr. Gheddafi riuscirà a creare stabilità a livello nazionale e in tutta l’area”.

-Secondo la Corte Penale Internazionale, Saif al-Islam Gheddafi è innocente fino a prova contraria. Il suo assistito ha intenzione di presentarsi di fronte alla CPI?

Effettivamente non è stato condannato da nessun tribunale internazionale e qualsiasi imputato è innocente fino a prova contraria. Si sapeva già che il Dr. Saif al-Islam è innocente e non ha commesso alcun crimine di guerra, nessun genocidio, nessuna uccisione di massa e nessun evacuamento forzato dalle città e riteniamo che le accuse rivolte contro il Dr. Saif siano solamente di natura politica. Tuttora chiediamo eventuali prove sulle accuse a lui rivolte, ma invano. L’unica evidenza, secondo loro, sarebbe il discorso del Dr. Saif al-Islam trasmesso in diretta via satellite in cui aveva avvertito il suo popolo di non farsi trascinare dal complotto che avrebbe portato alla distruzione del loro Paese e che lo Stato avrebbe punito secondo la legge locale coloro che avessero trasgredito le regole. Infatti, dopo 7 anni è evidente la caduta libera nel vuoto della Libia: il caro vita, il traffico di vite umane, il petrolio libico non è più al sicuro, sparatorie nelle strade in mezzo alle città. Il Dr. Saif al Islam è innocente, inoltre va ricordato che il tribunale per adesso vuole che si presenti per ascoltarlo, tuttavia è stato già processato dal sistema giudiziale libico e secondo lo stesso Statuto di Roma nessuno può essere giudicato due volte in merito allo stesso reato, perciò essere richiamato dal tribunale internazionale non solo è inopportuno, ma è un atto contro la sovranità libica. Le faccio notare che lo stesso tribunale che ha giudicato il Dr. Saif è lo stesso che ha condotto il procedimento contro il signor Abdullah al-Senussi. Il Dr. Saif non si presenterà da nessuna parte perché questa richiesta contraddice lo Statuto di Roma e gli altri accordi internazionali”.

 

 

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