Consiglio Amazigh, “recenti movimenti militari minano la stabilità di Zuwara e città vicine”

I decani, notabili e leader militari, alla presenza di membri del Consiglio Supremo degli Amazigh della Libia e attivisti della società civile si sono riuniti oggi, domenica 19 novembre 2023, nella municipalità di Zuwara per discutere “i recenti eventi di movimenti militari sospetti delle milizie regionali e tribali e le loro posizioni che hanno preso di mira la sicurezza e la stabilità della città di Zuwara e delle città vicine”. Lo afferma lo stesso Consiglio Amazigh in una dichiarazione rilasciata a termine dell’incontro.
“Il Consiglio – prosegue il documento – conferma quanto segue: Gli Amazigh in Libia sono sempre stati in prima linea per l’unità della nazione e del territorio libico, e siamo stati la valvola di sicurezza per risparmiare il sangue del nostro popolo a causa degli eventi sanguinosi che molte città e regioni hanno vissuto dallo scoppio della Rivoluzione di febbraio”.
La dichiarazione denuncia “lo sfruttamento da parte del governo di unità nazionale di alcuni di coloro che si considerano agenti di legittimità nel paese, con l’influenza loro concessa e la determinazione delle sue politiche, del potere per lo scopo della loro agenda con vari pretesti, soprattutto di cui sono diretti all’ostilità nei confronti degli Amazigh, ha aumentato la sua intensità e ha esaurito la pazienza della nostra gente nelle città berbere”.
“Cosa si sta tramando contro gli Amazigh in segreto e in pubblico da parte di alcuni servizi di sicurezza affiliati al governo di unità nazionale, e in assenza di legittimità, di uno Stato civile e di elezioni giuste che equiparano i diritti del popolo libico senza esclusione, e ciò che ora viene praticato in pubblico contro il nostro popolo si basa su argomenti inconsistenti che porteranno ad una fragile pace civile nella regione occidentale ad affrontare conseguenze indesiderabili, entrando in una guerra civile a causa dell’invasione della logica della forza, che viene respinta da tutte le componenti del popolo libico che cercano pace, stabilità e tranquillità”. Prosegue.
“Noi Amazigh respingiamo e denunciamo con forza le ripetute provocazioni e violazioni per imporre il fatto compiuto e la debole egemonia regionale in tutte le città Amazigh, che non è più accettabile e che temiamo possano portare ad un aumento della tensione, scontri e conflitti di guerra civile. Gli argomenti deboli si basano sull’organizzazione amministrativa delle direzioni della sicurezza, attraversamenti delle frontiere, rafforzamento della sicurezza, lotta al contrabbando. Si tratta di falsità che mirano ad ottenere l’egemonia, l’influenza e la logica della forza per prevalere”.
Infine: “abbiamo le nostre scelte e la questione del mantenimento della nostra dignità è una questione di esistenza, vita e morte sulla nostra terra. Siamo ben consapevoli di questi piani e siamo pienamente preparati ad affrontarli e tutte le opzioni sono a nostra disposizione”.