Ritrovata a Bengasi la “Lupa capitolina” sparita negli anni 70

La polizia del turismo e l’agenzia per la protezione delle antichità di Bengasi, capoluogo della Libia orientale, hanno recuperato “La Lupa Capitolina”, una statua in bronzo sottratta negli anni ’70 dal museo di Bengasi dove era esposta. Le autorità avevano ricevuto segnalazioni che il manufatto storico risalente al periodo coloniale si trovava in una fattoria nella zona di Sidi Faraj.

Il Ministero dell’Interno ha reso noto che la fattoria è stata perquisita da membri dell’unità di arresto e indagine in carico dell’operazione, accompagnati da pattuglie del dipartimento antichità di Bengasi e del Benghazi Antiquities Watch, in coordinamento con l’ufficio del pubblico ministero. Ha indicato inoltre l’avvio di tutte le misure legali in merito all’incidente.

Lo scorso febbraio, l’Autorità di supporto alla stabilità (SSA), agenzia di sicurezza di Tripoli, aveva recupero nei pressi di Gharyan un’altra statua della lupa che era stata trafugata in passato da un museo della capitale libica.

Le opere sono riproduzioni de La Lupa Capitolina, una delle sculture antiche donate da Sisto IV al Popolo di Roma nel 1471, il magnifico bronzo antico al quale solo nel XV secolo furono aggiunti i gemelli, che trasformarono il soggetto della lupa in quello della salvatrice e nutrice di Romolo e Remo. Da allora, essa è divenuta il simbolo dell’Urbe, riprodotta nel corso dei secoli in innumerevoli esemplari e la cui fama è divenuta universale. Viale della Vittoria a Bengasi si apriva con due colonne erette dal regime coloniale italiano, sorreggenti la Lupa capitolina e il Leone di San Marco come si vede in questa foto del 1941.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: