Al-Mangoush ad Amman testimonia le sfide vissute dalle donne nelle società arabe

La ministra degli Esteri della Libia, Najla Al-Mangoush, ha affermato lunedì di aver “affrontato grandi sfide nella mia posizione, nonostante la mia mancanza di affiliazione politica. C’è un urgente bisogno – ha aggiunto Al-Mangoush – di preservare l’unità nazionale e riunire tutto il popolo libico”. “Il problema del bullismo e degli abusi ha iniziato a trasformarsi in un grave fenomeno che ostacola il lavoro e lo sforzo delle donne che lavorano”. Ha sottolineato la titolare della diplomazia libica.
Le osservazioni di Al-Mangoush sono arrivate durante la sesta edizione della “Women on the Front Lines Conference (WOFL) — the Middle East North African Region Edition — Jordan 2023”, organizzato dalla May Chidiac Foundation (MCF) ad Amman con il patrocinio del Primo Ministro giordano Bisher Khasawneh.
L’evento di un giorno ha visto la partecipazione di Sua Altezza Reale la Principessa Basma Bint Ali, Sua Altezza Reale la Principessa Dina Mired, oltre a personalità di spicco nei campi della politica, della diplomazia, dei media, delle arti, dell’economia e della tecnologia. Il ministro delle comunicazioni del governo giordano, Faisal Shboul, ha presentato il discorso ufficiale a nome di Khasawneh e ha osservato che tutte le decisioni, la legislazione e le procedure volte a consentire alle donne di essere in prima linea “non consentiranno loro di vincere la scommessa se non credono in se stesse e le loro capacità”.
Il ministro ha aggiunto che l’ambiente politico e sociale dovrebbe riflettere un sufficiente rispetto per le donne e il loro ruolo nella società e nella vita pubblica. All’inizio del secondo centenario del Regno di Giordania, e sotto gli auspici diretti di Sua Maestà il Re Abdullah, lo Stato giordano è entrato nelle tre vie della modernizzazione: politica, economica e amministrativa, ha detto Shboul. “L’emancipazione delle donne e il rafforzamento del loro ruolo in vari campi è in prima linea tra le priorità dei percorsi di modernizzazione”, ha sottolineato il ministro.
Prima dell’incontro, la ministra libica Najla Al-Mangoush ha tenuto incontri di alto livello con le autorità locali. E’ stata ricevuta dal presidente della Camera bassa del parlamento Ahmed Safadi. Secondo l’agenzia di stampa giordana, Petra, i due hanno discusso dei meccanismi per rafforzare la cooperazione congiunta in tutti i campi al servizio dei due paesi e dei due popoli.
Safadi ha sottolineato la posizione giordana, sotto la guida di Sua Maestà il Re Abdullah II, per sostenere l’unità e la stabilità della Libia, preservare i suoi interessi nazionali e soddisfare le aspirazioni del popolo libico, sottolineando che la Camera bassa è impegnata nel coordinamento con il Parlamento libico.
Da parte sua, Al-Mangoush ha tracciato una panoramica degli sforzi per rafforzare la stabilità e unificare le istituzioni nazionali nel Paese, sottolineando l’apprezzamento del suo Paese per le posizioni della Giordania sotto la guida di Sua Maestà il Re Abdullah II, a sostegno della Libia e del percorso politico e per il ruolo giordano nel raggiungimento della sicurezza e della stabilità nella regione.