Guardie petrolifere chiedono di sistemare la loro situazione salariale

I membri della Petroluem Facilities Guard (PFG), le guardie degli impianti petroliferi libici, in un comunicato, chiedono alle autorità competenti di sistemare la loro situazione salariale in modo simile a quella del resto delle componenti del settore petrolifero, oltre a domandare una spiegazione sulle ragioni che ostacolano il loro corretto trattamento economico.
“Soffriamo da anni per la sistematica emarginazione praticata nei confronti dei dipendenti dell’apparato, e per la mancanza e la debolezza delle capacità, l’adeguamento degli stipendi e dell’assicurazione sanitaria, simile ai nostri colleghi della National Oil Corporation”. Afferma la PFG, aggiungendo: “Sembra che ci siano mani nascoste che lavorano per ostacolare le nostre procedure, ponendo ostacoli al non compromesso ed eludendo la responsabilità”.
“Nonostante queste difficoltà – concludono le guardie – stiamo proteggendo al massimo i giacimenti petroliferi e i porti in tutte le parti del nostro amato Paese. Non sappiamo ancora quali siano le ragioni per non saldare i nostri stipendi, come il resto dei nostri colleghi, e non sappiamo quale sia il rapporto tra il presidente del Consiglio e il Presidente del Consiglio di Presidenza con il saldare i nostri stipendi, e non pagare i nostri debiti”. Nei giorni scorsi, ha destato commozione il video di un membro dell’apparato in lacrime per non avere i mezzi per mantenere la propria famiglia per via del ritardo nei pagamenti.