Il parlamento libico critica il briefing di Bathily al Consiglio di sicurezza ONU

La Camera dei Rappresentanti (HoR), il Parlamento libico con sede nell’est del Paese, guidato dal presidente Aguila Saleh, ha rilasciato una dichiarazione in cui commenta il briefing dell’inviato ONU e capo dell’Unsmil, Abdoulaye Bathily, al Consiglio di Sicurezza.
Nella dichiarazione il Parlamento libico “ha rinnovato il suo impegno a tenere le elezioni parlamentari e presidenziali il prima possibile e nelle migliori condizioni”, ricordando “ai libici e alla comunità internazionale che la Camera dei rappresentanti ha adottato tutte le misure necessarie per tenerle il 24 dicembre 2021, ma sono state sabotate dalla forza delle armi e dalla corruzione”.
“La Camera dei Rappresentanti – prosegue – accoglie con favore il sostegno della comunità internazionale per il nostro obiettivo, che è il diritto del popolo libico a tenere elezioni libere ed eque, e apprezziamo il ruolo della missione delle Nazioni Unite in questo senso. Affermiamo la titolarità libica del processo politico come unico garante del successo di qualsiasi iniziativa in tal senso, come confermato dall’articolo 64 dell’accordo politico libico (LPA), che ha limitato la partecipazione al Comitato di dialogo alle parti dell’accordo, la Camera dei Rappresentanti e il Consiglio di Stato, senza altri organi ed enti, interni o esterni”.
La presidenza dell’HoR chiede inoltre “alla comunità internazionale di sostenere le istituzioni libiche nello svolgimento dei loro compiti, in particolare quelli relativi all’approvazione della legislazione elettorale e delle leggi che regolano la spesa pubblica e l’attivazione di meccanismi internazionali contro coloro che lavorano per confiscare il lavoro delle istituzioni partner nel percorso politico e ostacolare il applicazione della legislazione libica”.
“Respingiamo in toto – aggiunge la stessa fonte – le palesi ingerenze negli affari libici e pregiudichiamo gli sforzi delle istituzioni di sicurezza e della polizia quando svolge il proprio lavoro in conformità con la legislazione vigente e nel pieno rispetto delle norme che regolano il suo operato e nel pieno rispetto dei diritti umani e in un modo che garantisca la tutela degli interessi supremi dello Stato libico. Siamo sorpresi degli errori inclusi nel briefing in merito alla mancata approvazione della norma costituzionale da parte della Camera dei Rappresentanti e dello Stato e della sua contraddizione con i paragrafi nello stesso briefing che riconoscono l’emanazione dell’emendamento costituzionale che è stato fatto in consultazione con il Consiglio di Stato, come espresso dal suo Presidente in dichiarazioni televisive, in aggiunta alla totale assenza di qualsiasi accenno all’interruzione della seduta del Consiglio di Stato per la stessa forza maggiore che ha ostacolato le elezioni del 2021”.
“Ci sorprende – afferma ancora il Parlamento – il fatto che l’inviato delle Nazioni Unite non abbia citato il resto delle Istituzioni a cui sono affidati compiti enormi, che non riescono a rendere un processo elettorale e politico un successo, quindi ostacolano la riconciliazione così come la corruzione e lo spreco di denaro pubblico, tra i fattori più importanti che hanno contribuito ad interrompere il processo elettorale nel Paese. Non abbiamo trovato alcuna indicazione nel briefing dell’inviato delle Nazioni Unite in merito, che mette la missione delle Nazioni Unite nel cerchio dell’esaurimento dei doppi standard e la mette dalla parte della non neutralità tra le fazioni libiche”.
“Per quanto sopra, ricordiamo a tutti i libici, all’inviato e alla comunità internazionale che ritenere solo la Camera dei Rappresentanti per questa responsabilità è scorretto e contraddice la realtà libica. Le ingerenze esterne e il mancato completamento della mappa delle uscite di Ginevra nei termini già fissati e il mancato completamento dei due più importanti percorsi di riconciliazione e sicurezza sono gli ostacoli più importanti per uscire dalla crisi libica, e affermiamo che la Camera dei Rappresentanti ha lavorato diligentemente con il Consiglio di Stato e la missione per realizzare quanto richiesto alla luce di tutte queste complicazioni locali e internazionali, e ha compiuto quanto necessario per condurre le elezioni elettorali il prima possibile”. Ha concluso.