Presidente libico partecipa al Paris Peace Forum

Il presidente del Consiglio di Presidenza della Libia, Mohamed Al-Mnefi, ha partecipato, venerdì, all’apertura del Paris Peace Forum, la due giorni ospitata dalla capitale francese, giunta alla sua quinta edizione. L’iniziativa vede la partecipazione di capi di Stato e di governo, nonché rappresentanti di organizzazioni internazionali per discutere di molteplici crisi che il mondo sta attraversando e la prevenzione di una polarizzazione mondiale distruttiva che metterebbe a repentaglio gli sforzi collettivi su molte sfide critiche per l’umanità.

Molteplici i temi affrontati dal presidente libico dalla necessità di combattere il riscaldamento globale, gli sforzi compiuti per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile, il rafforzamento dei sistemi sanitari, la cooperazione economica e la governance dei beni pubblici globali, nonché l’importanza di stabilizzare la Libia, la cui turbolenza economica e politica si riflette sull’intera regione ed in particolare sull’Europa che fatica a trovare un approccio condiviso, in particolare nella gestione dei flussi immigratori illegali come dimostra la rinnovata polemica tra il governo francese e la presidente Giorgia Meloni nelle scorse ore.

A margine del Forum, Al-Mnefi ha incontrato il presidente Emmanuel Macron ed il ministro francese per l’Europa e gli Affari Esteri, Catherine Colonna. Si ricorderà che mercoledì scorso, Macron ha annunciato che la nuova strategia francese in Africa sarà pronta entro sei mesi dalle consultazioni di Parigi con i suoi partner nel continente, sottolineando la fine della missione Barkhane contro gli estremisti in Africa.

Il Paris Peace Forum, che si conclude oggi, esplora anche come mitigare i molteplici shock e le conseguenze socioeconomiche delle crisi, dalla pandemia Covid-19 al conflitto in Ucraina e le sue conseguenze, promuovendo un rinnovato ordine mondiale cooperativo e multilateralismo. Infine, proponendo soluzioni, iniziative e dibattiti transnazionali, il Forum mostrerà esempi di determinazione, resilienza, solidarietà e innovazione da parte delle parti interessate del Nord e del Sud per affrontare le questioni più urgenti di oggi in un contesto instabile e in rapida evoluzione.

Il Forum per la pace di Parigi 2022, come negli scorsi anni, è multi-attore convocando rappresentanti di Stati, organizzazioni internazionali, imprese, banche di sviluppo, fondazioni e ONG di tutto il mondo, chiamati a trasformare soluzioni in azioni concrete. “Dobbiamo trasformare questa drammatica crisi in un’opportunità. Dobbiamo pensare seriamente alla riforma dei meccanismi di coordinamento internazionale. Dobbiamo dare loro un’effettiva capacità di governo, almeno in quelle aree critiche, ovvero quando ci occupiamo di clima o pandemie, cyberspazio o spazio esterno”. Ha dichiarato Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite.

È interessante notare che questa edizione del Paris Peace Forum, nella sua nuova sede del Palais Brongniart nel centro di Parigi, precederà il vertice del G20 a Bali (15-16 novembre) e coinciderà con la COP27 sul clima in Egitto (6-18 novembre), facendo da eco e completando il lavoro svolto in queste altre sedi.​

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