Un audio trapelato attribuibile a un membro del Parlamento libico spiega come “rubare, ma in modo artistico”

Un audio trapelato nelle scorse ore, attribuibile al membro del Parlamento libico Badr Al-Nahib getta diverse ombre sul recente accordo tra Khaled Al-Meshri ed Aguila Salah in Marocco. Nell’audio, che sembrerebbe essere originale, si sente il deputato di Bengasi affermare: “Ci siamo seduti, abbiamo pranzato insieme (riferendosi a Khaled Al-Meshri secondo le ricostruzioni di fonti locali), gli ho detto direttamente: vuoi restare così come vogliamo restare noi, vuoi mantenere la tua posizione e così anche noi. Ma vogliamo fare qualcosa, ossia unificare tutte queste istituzioni. Meshri mi ha detto che vuole diventare Primo Ministro. Allora metteremo il maresciallo (al-mushir, riferendosi a Khalifa Haftar) a capo del consiglio presidenziale, ma ha detto che non poteva succedere”.

Poi prosegue: “Ho risposto che allora non era possibile. Quando vuoi rubare qualcosa, devi farlo in modo intelligente. Sii intelligente nel prendere le cose in modo artistico, non rubare e basta. Come Consiglio di Stato, esercita pressione con l’aiuto della tua gente e anche dei tuoi amici. Finché la Banca Centrale è qui ed esiste, anche noi rimarremo e i poveri di questo Paese continueranno a soffrire. Esigo di fermare i colloqui sulla Costituzione e tutto il resto. A questo livello, non c’è bisogno che se ne parli, nessuno lo vuole: non tu, non i paesi stranieri e non le persone sul campo. Tu non vuoi le elezioni. Hai un obiettivo in mente e devi rivendicarlo con la forza e tutte quelle persone che urlano e parlano in TV, ti vogliono solo fuori per avere la tua posizione”.

Nell’audio si sente la stessa persona aggiungere: “Non darò loro il mio posto, vieni a prenderlo con la forza o con le elezioni. E anche con le elezioni non cedo il mio posto, rimango. Io, come Badr Al-Nahib, anche con le elezioni non rinuncerò alla mia posizione. Resto qui. Ma ora vi parlo di quello che dobbiamo fare: vogliamo fare un bel passo avanti. Dobbiamo trovare una soluzione. Queste sovranità, è necessario che il Consiglio di Stato le metta in discussione ed elegga il Parlamento e prenda con la forza i due, che stanno qua e là, il comitato di sorveglianza, il gabinetto e la commissione”.

L’audio è stato diffuso pochi giorni dopo che Khaled al-Meshri ed Aguila Salah, rispettivamente a capo dell’Alto Consiglio di Stato e della Camera dei Rappresentanti, hanno annunciato un accordo con cui chiedono di unificare le istituzioni sovrane partendo dal ramo esecutivo e dalla Banca Centrale della Libia, cambiandone la dirigenza. L’accordo è stato rigettato dal Primo Ministro libico, invitando le parti a concentrarsi sulla norma costituzionale per procedere verso le elezioni il prima possibile.

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