Bint Baya. Vicepresidente libico Moussa Al Koni: “15 casi gravi saranno trasferiti in Italia”

Il membro del Consiglio di Presidenza della Libia, Moussa Al-Koni, durante la sua visita all’ospedale specializzato per i grandi ustionati nella capitale Tripoli, martedì, ha consolato le famiglie delle vittime dell’incidente nel comune di Bint Baya, dove un’autocisterna è esplosa lasciando diversi morti e dozzine di feriti. Il vice presidente libico ha descritto la tragedia come “una sconfitta e la perdita di una parte preziosa della patria. Non solo una terribile tragedia umana, ma un crimine contro il sud, le cui cause devono essere indagate”.
Secondo una nota dell’ufficio media presidenziale, Al-Koni ha discusso, con la gente, delle cause del disastro e la tragica situazione nella regione meridionale della Libia, sia per quanto riguarda la necessità di carburante nel comune di Bint Baya dopo l’esplosione della cisterna, sia per le difficili condizioni di vita vissute dalla gente del sud in generale nonostante quel territorio pompi la maggior parte del petrolio, principale fonte di ricchezza per il Paese nordafricano.
Il vicepresidente ha elogiato gli sforzi del personale medico dell’ospedale, gestito dal dottor Ghaith Abdullah, che ha evacuato le famiglie nell’ospedale per accogliere le vittime dell’incendio. La stessa nota ha confermato i preparativi per il trattamento in centri specializzati all’estero dei casi più gravi. A tal proposito, Al-Koni ha indicato di aver contattato l’ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino, che si è impegnato a coordinare nella giornata odierna il trasferimento di quindici feriti per ricevere cure in centri specializzati in Italia.
L’Ambasciata d’Italia a Tripoli si è attivata immediatamente per fornire sostegno alle strutture mediche locali attraverso il programma di cooperazione Solidarity Bridge.