Egyptair ripristina collegamenti con Bengasi. Libia – Egitto: attesi scambi oltre 2 miliardi USD, preoccupa blocco esportazioni e crisi Ucraina

Egyptair ha annunciato la ripresa dei voli da e per l’aeroporto internazionale di Bengasi, a partire da lunedì 18 aprile 2022, secondo il quotidiano egiziano Al-Ahram. Il presidente di Egyptair, Amr Aboul-Enein, ha motivato la ripresa dei voli con la necessità di facilitare il movimento di molti egiziani che risiedono e lavorano in Libia, nonchè per migliorare gli scambi commerciali tra i due paesi vicini.

Il capo della Camera economica congiunta egiziano-libica, Ibrahim Al-Jarari, ha dichiarato nei giorni scorsi che il volume degli scambi commerciali tra Egitto e Libia avrebbe superato “la barriera dei due miliardi di dollari” nella seconda metà del 2022, nonostante il commercio fosse influenzato dalla decisione egiziana di prevenire le esportazioni di cibo, in aggiunta alla pandemia Covid-19.

Diversi Paesi tra cui Libia, Tunisia, Turchia ed Egitto hanno stabilito il blocco delle esportazioni di alcune tipologie di prodotti per far fronte al fabbisogno interno durante il mese sacro di Ramadan. Una scelta obbligata anche alla luce della presente crisi tra Russia e Ucraina.

Secondo il Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, la guerra in Ucraina, in tutte le sue dimensioni, sta producendo allarmanti effetti a cascata su un’economia mondiale già colpita dal COVID-19 e dai cambiamenti climatici, con impatti particolarmente drammatici sui paesi in via di sviluppo.

L’Ucraina e la Federazione Russa forniscono circa il 30% del grano e dell’orzo del mondo, un quinto del mais e più della metà dell’olio di semi di girasole. Allo stesso tempo, la Federazione Russa è il primo esportatore mondiale di gas naturale e il secondo esportatore di petrolio. Insieme, le vicine Bielorussia e Federazione Russa esportano anche circa un quinto dei fertilizzanti del mondo.

Di conseguenza, i prezzi delle materie prime stanno raggiungendo livelli record in tutti i settori:

  • I prezzi degli alimenti sono più alti del 34% rispetto a questo periodo dell’anno scorso. (FAO Food Price Index)
  • I prezzi del petrolio sono aumentati di circa il 60%.
  • I prezzi del gas e dei fertilizzanti sono più che raddoppiati.

Le popolazioni vulnerabili dei paesi in via di sviluppo sono particolarmente esposte a queste oscillazioni dei prezzi, poiché dedicano la maggior parte del loro reddito al cibo e all’energia. Agli attuali livelli di prezzo, le stime della FAO sul caso peggiore di aumento della denutrizione e dell’insicurezza alimentare sono altamente probabili.

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