Al Mahjoub: arresto di una banda di trafficanti attiva tra Libia, Algeria e Mali. Torna il rischio di attentati

Il portavoce della Guida Morale del Comando Generale delle forze armate arabe libiche a Bengasi, Khaled Al-Mahjoub, ha annunciato l’arresto di una banda di trafficanti d’armi, coinvolta con gruppi estremisti in Algeria e Mali. Al-Mahjoub ha dichiarato che una unità della 106ma brigata attiva nel deserto ha arrestato il gruppo in un’imboscata vicino al confine algerino, riuscendo a sequestrare armi e materiale esplosivo.

Il portavoce non ha menzionato la nazionalità o il numero degli arrestati, limitandosi ad affermare i soggetti sono stati consegnati alla giustizia. L’operazione – ha dichiarato – rientra nell’ambito degli sforzi delle pattuglie militari che vagano nel deserto per combattere la criminalità organizzata transnazionale, compreso il traffico di esseri umani, armi e carburante.

In un contesto correlato, il Ministero dell’Interno di Tripoli ha emesso una nota il 19 gennaio 2022 in cui avverte di possibili attentati terroristici sul territorio libico che potrebbero avere come target raggruppamenti di persone, istituzioni, agenzie di sicurezza ed obiettivi biologici. Il ministro Khaled Mazen ha ordinato a tutte le agenzie di prestare la massima attenzione e innalzare il grado della sorveglianza nei pressi degli obiettivi considerati sensibili, oltre a monitorare l’afflusso di stranieri nel Paese.

Nei giorni scorsi, Daesh ha rivendicato un attacco contro le forze armate arabe libiche nei pressi di Umm Al-Aranib, a Sabha che avrebbe ucciso una persona e ferito altre quattro. Secondo fonti locali, si sarebbe trattato più che di un attentato di un agguato da parte di un gruppo armato o presunti trafficanti nel tentativo di recuperare alcuni mezzi precedentemente sequestrati dalla forze armate affiliate al Comando generale, quest’ultimo non ha commentato la notizia sebbene nei giorni precedenti aveva annunciato operazioni atte a mettere in sicurezza l’area. L’area vede un alta concentrazione di stranieri, compresi Ciadiani e Sudanesi, che in passato hanno combattuto con le varie fazioni in Libia o coinvolti in attività illegali transnazionali.

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