Ministro dell’Interno:”La chiusura della Corte di Giustizia di Sabha è un reato punibile dalla legge”

Il ministro dell’Interno del governo di unità nazionale, Khaled Mazen, ha promesso di perseguire gli aggressori presso la corte di Sebha, sottolineando che quanto accaduto è un “reato punibile dalla legge”. Le dichiarazioni di Mazen sono arrivate durante una conferenza stampa tenuta giovedì sera dal ministro per parlare degli sviluppi per la messa in sicurezza del processo elettorale. “Le violazioni esistono in tutti i paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti d’America, e questi attacchi sono previsti e invitiamo tutti a non manomettere i seggi elettorali”. Ha aggiunto il ministro degli Interni di Tripoli.

Il Consiglio dei ministri del governo di unità nazionale ha deciso di incaricare i ministeri della Giustizia e dell’Interno di “indagare immediatamente sulle circostanze” dell’attacco al tribunale di primo grado di Sebha, preparare un rapporto dettagliato sull’incidente e adottare le misure necessarie al riguardo.

Il ministero della Giustizia ha confermato, da parte sua, che la Corte d’appello di Sabha è stata sottoposta giovedì mattina, “a un attacco armato da parte di un gruppo di fuorilegge”, osservando che i membri della magistratura e i dipendenti del tribunale sono stati terrorizzati da uomini armati che impugnavano armi, minacciando e intimidendo coloro che si trovavano all’interno del tribunale nel cacciarli.

Una fonte locale ha riferito che il gruppo in questione sarebbe il battaglione 115, meglio noto come la brigata Bin Zayed affiliata al Libyan National Army (LNA) di Khalifa Haftar, che avrebbe chiuso la Corte dopo che l’avvocato di Saif al Islam, Khaled Al-Zeidy, si è recato intorno alle ore 10,30 del mattino, presso il tribunale del capoluogo meridionale per presentare ricorso contro la decisione dell’Alta Commissione Elettorale Nazionale (HNEC) di espellere il suo cliente dalla corsa alle elezioni per la carica di presidente.

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