Tribù Warfalla chiede il rilascio dei detenuti politici e l’espusione dei mercenari dalla Libia

Il Consiglio Sociale delle Tribù Warfalla della Libia ha sottolineato la necessità di rinunciare alla divisione e spegnere i fuochi di sedizione nel Paese, sottolineando come la crisi in Libia può essere risolta solo dagli stessi libici, e come gli interventi stranieri ledono gli interessi del popolo libico.

Il Consiglio Sociale delle Tribù Warfalla ha aggiunto, in un comunicato, le proprie riserve sul meccanismo di selezione dei membri del Forum di dialogo libico, sottolineando il proprio impegno alla data delle elezioni del 24 dicembre senza imposizioni. Ha ribadito l’importanza dell’unità della Libia, descrivendola come una linea rossa, impegnandosi a favorire la riconciliazione tra i libici.

Il Consiglio ha chiesto di aprire senza indugio la strada tra la città di Sirte e la regione di Heisha da entrambe le parti, facendo appello al Consiglio presidenziale e al Ministero della Giustizia affinché rilascino tutti i detenuti politici per dare slancio alla riconciliazione nazionale.

Ha evidenziato la necessità di espellere i mercenari stranieri indipendentemente dai loro paesi di provenienza, dalle ragioni, e dal contesto del loro ingresso in Libia, sottolineando la responsabilità della loro rimozione per il Consiglio di Sicurezza e la Missione delle Nazioni Unite (UNSMIL).

Il Consiglio Sociale ha concluso il suo discorso, invitando il popolo libico a prepararsi, serrando i ranghi, per combattere le battaglie per liberare la Libia da questi mercenari stranieri, studiando la situazione e raggiungendo soluzioni consensuali all’interno della Libia per evitare altre guerre nel proprio Paese.

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