Dolcezza e determinazione delle donne libiche nelle “torte di Sara”

Di Vanessa Tomassini.

Bengasi, 11 marzo 2021 – Avete presente la fabbrica di cioccolato, Charlie and the Chocolate Factory, nel film del 2005 diretto da Tim Burton? In Bengasi Sara Elzoway ha creato la sua fabbrica di dolci. Il Sara Center for Sweets sforna torte ogni settimana dal 2016. Uova, farina, zucchero, vaniglia, cacao. Dietro al bancone, Sara insegna ai suoi coetanei i suoi segreti per fare delle torte perfette. In un ambiente da favola nel cuore della seconda città più grande della Libia, ragazze e ragazzi apprendono tecniche e ricette, mettendole in pratica dietro ai fornelli. Almeno quattro coloratissime torte vengono vendute ogni mese.

“Dall’apertura abbiamo avuto oltre tremila studenti. Non solo ragazze, ma anche ragazzi appassionati di cucina,” racconta Sara ideatrice di questo progetto. “Il primo supporto per aprire questo centro l’ho ricevuto da mio padre e dalla mia famiglia che mi ha sempre sostenuta, poi abbiamo avuto accesso al programma di Expertise France”. Racconta la giovane imprenditrice.

L’agenzia, in collaborazione con i suoi partner europei ed internazionali, è fortemente impegnata al fianco degli attori economici libici e sta attualmente realizzando ambiziosi progetti nelle aree prioritarie della governance economica e finanziaria e della diversificazione del settore privato. Per raggiungere i suoi obiettivi – si legge nel sito dell’organizzazione – Expertise France attinge a una conoscenza approfondita del funzionamento istituzionale e delle esigenze delle imprese private nel paese.

Progetti come quelli di Sara, sono un chiaro esempio di successo nella valorizzazione dello spirito imprenditoriale dei libici. Non si tratta solamente di torte, ma di fette di sogni che diventano realtà. Una spinta economica che da ai giovani la possibilità di realizzarsi, ma anche di apprendere e mettere in pratica, realizzando qualcosa di unico. In occasione della Giornata Internazionale delle Donne, Sara Elzoway, è stata riconosciuta come una delle venti business-women più efficienti ed intraprendenti che hanno lasciato un segno nelle loro comunità.