Un’anno dalla scomparsa di Seham Sergewa

Oggi segna un anno dal violento rapimento e sparizione forzata della parlamentare, Siham Sergewa, dalla sua casa di Bengasi, nell’Est della Libia. “Senza notizie verificate sul destino o sul luogo in cui si trova la sig.ra Sergewa, la Missione rimane fortemente preoccupata per la sua sicurezza”. Ha affermato in una nota la Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL).

“L’UNSMIL sottolinea che le autorità competenti dell’est sono legalmente responsabili della sicurezza di tutte le persone sotto il loro controllo territoriale. Le autorità libiche competenti sono tenute ai sensi del diritto internazionale a prevenire e indagare su tali crimini e consegnare gli autori alla giustizia”. Ha aggiunto la Missione sottolineando che la sparizione forzata costituisce una grave violazione del diritto internazionale.

“Questo caso è tra i tanti che sottolineano il clima di impunità per la violenza contro le donne in Libia. Hanno avuto un impatto agghiacciante sul lavoro delle donne attiviste in Libia che hanno osato parlare o impegnarsi in affari pubblici”. Ha sottolineato UNSMIL, rinnovando la richiesta per un’indagine approfondita e internazionale sulla scomparsa della sig.ra Sergewa.

L’appello è stato seguito anche dal portavoce dell’Unione Europea che ha ricordato la parlamentare come una delle voci femminili di spicco in Libia. “Il suo destino rimane sconosciuto, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza e salute”. Ha affermato il portavoce, sottolineando che l’UE sta ancora aspettando che venga avviata un’indagine.

 “Il rapimento della signora Sergewa è un attacco inaccettabile e un tentativo di intimidire altre donne, giornalisti e attivisti per i diritti umani che partecipano alla vita politica del paese”. Ha dichiarato.

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