Manfi e Dabaiba discutono di sviluppi militari, economici ed elezioni

Lunedì, il presidente del Consiglio presidenziale libico, Muhammad al-Manfi, e il capo del governo di unità nazionale, Abdul Hamid al-Dabaiba, hanno discusso di sicurezza, sviluppi militari ed economici, e le modalità con cui indire elezioni nazionali quanto prima. Lo riferisce l’ufficio media del Consiglio presidenziale.

Ieri, la portavoce del Consiglio di Presidenza della Libia, Najwa Wahiba, parlando al canale “Libya Al-Arhar” ha affermato che “c’è la possibilità di tenere le elezioni in Libia entro il prossimo mese di aprile, a patto che gli organi politici si accordino sul percorso costituzionale da seguire”. La portavoce ha confermato che “la comunità internazionale è unita sulla necessità di tenere le elezioni”.

La Libia avrebbe dovuto indire elezioni parlamentari e presidenziali il 24 dicembre 2021, rinviate causa forza maggiore senza fissare una nuova data per il momento elettorale. A quasi dodici anni dal rovesciamento del colonnello Muammar Gheddafi, il Paese continua a vivere una profonda instabilità.

Ricca di risorse petrolifere, la Libia è ancora divisa tra due amministrazioni parallele. Da una parte il Governo di Unità Nazionale (GNU) di Tripoli guidato da Abdel Hamid Al-Dabaiba, dall’altra, il governo riconosciuto dal parlamento, la Camera dei Rappresentanti (HoR), guidato da Fathi Bashagha. L’impasse tra le due amministrazioni rivali va avanti da quasi un anno, ma oggi ci sono segnali che fanno ben sperare per una Libia unificata.

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