La Libia presiede la 158° sessione della Lega Araba. Le richieste: sostegno alle elezioni, riattivazione del Quartetto

Il caso: l’Egitto abbandona la sala quando la ministra Najla Al-Mangoush prende la parola!
Nel suo discorso alla 158a sessione plenaria del Consiglio della Lega degli Stati arabi, la Ministra degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale del Governo libico di unità nazionale, Najla Al-Mangoush, nel suo ruolo di presidente di turno, ha sottolineato che la stabilità della Libia è nell’interesse della regione, confermando l’impegno del suo Governo a difendere la sicurezza dei suoi vicini.
Ricerca di un “sostegno arabo” alle elezioni, riattivazione del Quartetto
“Con il lavoro instancabile e la volontà nazionale dei libici, nonché con il sostegno dei loro fratelli arabi, che deve continuare, potremo tenere le elezioni nazionali in Libia secondo leggi eque e giuste, creando prima le condizioni adeguate in tutte le regioni della Libia, in adempimento della volontà degli oltre 2 milioni di libici”. Ha detto Al-Manqoush, chiedendo la riattivazione del Comitato del Quartetto per la Libia, affinché la Lega degli Stati arabi possa collaborare con le Nazioni Unite, l’Unione africana e l’Unione Europea, membri del Quartetto, e coordinare gli sforzi regionali e internazionali per attuare gli impegni di tutte le parti alle decisioni del forum di dialogo politico sponsorizzato dalle Nazioni Unite, della prima e seconda conferenza di Berlino.
La Libia ha sofferto il flagello del terrorismo, un pericolo ancora in agguato
Al Mangoush ha dichiarato che la minaccia del terrorismo e il suo ritorno a prendere di mira i civili, gli innocenti e gli interessi delle Nazioni non è scomparsa e combatterla è una responsabilità collettiva. Ha dichiarato che la Libia ha sofferto il flagello del terrorismo e che sta concentrando i suoi sforzi odierni per rafforzare le capacità delle guardie di frontiera e dei servizi di sicurezza; per sviluppare le capacità delle sue istituzioni per migliorare la propria sicurezza interna ed esterna di fronte al terrorismo, controllando tutti i suoi porti e valichi. Al-Mangoush ha sottolineato che la continuazione di questi sforzi dipende dal fatto che la Libia non verrà trascinata nuovamente nella fase di guerra e combattimento. La questione libica non deve essere solamente un punto all’ordine del giorno del Consiglio della Lega Araba o di altri forum internazionali per gli anni a venire.
A Tripoli la prossima riunione ministeriale
Al-Mangush ha anche chiesto di tenere a Tripoli la prossima riunione di dibattito a livello di ministri degli esteri arabi, ricordando che, quasi un anno fa, la capitale libica aveva ospitato una conferenza internazionale a sostegno della stabilità. Il Ministro ha evidenziato la capacità del settore Oil & Gas della Libia di raggiungere 1 milione e 244 mila barili di produzione di petrolio e i condensati di raggiungere i 54.000 barili giornalieri, rilevando che questi dati del settore energetico si riflettono sulla stabilità e ripresa, anche alla luce delle crescenti preoccupazioni globali per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
Egitto, una caduta di stile?
Ha fatto discutere il fatto che il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, e la sua delegazione di accompagnamento hanno lasciato la sessione proprio quando il Ministro degli Affari Esteri libanese ha ceduto la parola al Ministro degli Affari Esteri della Libia, la signora Najla Al Mangoush, presidente di turno.

Al-Mangoush, prima donna a presiedere la riunione ministeriale della Lega Araba
Mentre al Cairo, prendevano il via i lavori della 158a sessione plenaria del Consiglio della Lega degli Stati Arabi, il Primo Ministro Abdel Hamid Dabaiba ha espresso la sua aspirazione Al-Manqoush eserciterà i suoi sforzi per mobilitare il sostegno arabo in favore del successo delle elezioni in Libia. Dabaiba ha anche evidenziato come Al-Mangoush fosse la prima donna a presiedere il Consiglio dei ministri degli esteri della Lega Araba. “Siamo stati onorati dal fatto che la Libia abbia presieduto la 158a sessione del Consiglio dei ministri degli Esteri arabi, dopo un’assenza di nove anni dalla presidenza”. Ha dichiarato ancora il premier.