Dabeibah: “militari e Fratellanza alleati per impossessarsi della legittimità, cederemo il potere solo ad una autorità eletta dai libici”

Il governo di unità nazionale continuerà il suo lavoro fino a quando non sarà consegnato a un’autorità eletta“. Lo ha detto il capo del Governo libico di Unità Nazionale, Abdel Hamid Al-Dabeibah, in un discorso alla Nazione trasmesso sulla piattaforma Il nostro governo questa sera, martedì. “Non permetteremo a un governo parallelo di manomettere i soldi del popolo libico”. Ha aggiunto Dabaibah, accusando Haftar e Bashagha senza nominarli di “cercare di scegliere un’autorità parallela per il potere e denaro. Alcuni di loro hanno accusato gli altri di terrorismo e di appartenere alla Fratellanza Musulmana, mentre l’altro partito ha i militari di colpo di stato. Oggi questi due partiti si alleano per impossessarsi della legittimità”. Dabeibah ha indicato inoltre che “alcuni in Parlamento hanno ritirato la fiducia dal governo per frode,” sfidando il Parlamento a presentare il voto di quella sessione in diretta.

“O libici, permettiamo loro di continuare nella presa del potere e metterci a tacere dopo che hanno interrotto le elezioni avendo chiaro che il popolo non è con loro?” Ha tuonato il Primo Ministro Abdel Hamid Dabeibah dicendosi “pronto a rivedere la decisione di candidarsi alle elezioni, se è nell’interesse del mio popolo e del mio patriottismo, e se tutti si impegnano a prendere la stessa decisione”. Dabeibah ha anche accusato gli altri partiti di voler prolungare l’attesa di un ulteriore anno e mezzo, altri di due, mentre alcuni sono favorevoli ad una proroga illimitata. Ha affermato di aver avviato ampie consultazioni per presentare un piano d’azione specifico e inequivocabile per attuare le elezioni costituzionali e le elezioni il prossimo giugno.

 “Possiamo utilizzare l’opzione del referendum elettronico in vigore in diversi paesi se la commissione non è in grado di condurre il referendum, ma non permetteremo alla classe politica di mantenere una posizione dominante ancora per più anni”. Ha dichiarato il premier, invitando i libici a far ascoltare la propria voce. “La vostra voce, libici, deve essere chiara in tutte le arene e in tutte le piazze, perché siete stanchi dell’estensione e delle fasi di transizione, e volete uno Stato costruito su solide basi e questo può essere raggiunto solamente attraverso le elezioni. Dillo francamente: no alla proroga, né alle fasi transitorie, sì alla costituzione e sì alla stabilità.”

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