Consiglio presidenziale libico sospende preventivamente il ministro dell’Interno Fathi Bashagha

Venerdì sera, il Consiglio di Presidenza del Governo di Accordo Nazionale libico (GNA) ha deciso di sospendere il Ministro dell’Interno, Fathi Bashagha, a titolo precauzionale, a condizione che si presenti per un’indagine amministrativa davanti al Consiglio di Presidenza entro 72 ore.
Il Consiglio presidenziale ha affermato nella sua risoluzione n. 562 del 2020 che l’indagine con Bashagha riguarderà permessi, autorizzazioni e fornitura della protezione necessaria per la protezione dei manifestanti, oltre alle dichiarazioni da lui rilasciate in merito alle manifestazioni a Tripoli e in alcune città della Libia.
Il Consiglio presidenziale, rappresentato da Fayez al Serraj, ha assegnato al Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Generale di Brigata Khaled Ahmed Al-Tijani Mazen, la gestione dei compiti del ministero, conferendogli tutti i poteri e le competenze amministrative.
È interessante notare che il movimento giovanile del 23 agosto ha condannato due giorni fa l’assediamento dei manifestanti in Piazza dei Martiri e la loro esposizione a sparatorie con armi leggere e medio pesanti, compresi bombardamenti, da parte di uomini mascherati, ritenendo Al-Sarraj e Bashagha responsabili per la sicurezza dei manifestanti colpiti abitualmente, chiedendo alla missione delle Nazioni Unite di aprire un’indagine sulle violazioni a proposito dei giovani detenuti illegalmente.
Questa sera i gruppi armati avrebbero aperto nuovamente il fuoco sui civili vicino alla People’s Hall a Tripoli, ferendo diversi manifestanti, comprese due donne.
