NOC registra i maggiori ricavi annuali dal 2013

Bengasi, 6 Gennaio 2019 – La National Oil Corporation (NOC) ha registrato una produzione media di 1,107 milioni di barili al giorno nel 2018 e un fatturato totale di 24,4 miliardi di dollari – un aumento di cinque anni e del 78% su base annua. Il Presidente NOC, Mustafa Sanalla, ha presentato i dati finanziari 2018 e i progetti sussidiari di NOC per l’anno successivo durante una conferenza stampa a Bengasi domenica 6 gennaio 2019. Segue un incontro generale di due settimane e riunioni di coordinamento tra il Consiglio di amministrazione e le società operative del NOC. Sulla performance del 2018, Sanalla ha spiegato che “NOC ha raggiunto i suoi più alti livelli di produzione e fatturato dal 2013. Ma non è stato facile. I nostri colleghi Abdel Aziz Bashir e Waheed Dardor hanno sacrificato le loro vite – possano riposare in pace. Ci sono altri che sono stati rapiti, aggrediti fisicamente e intimiditi. Ringraziamo ogni dipendente NOC per il loro continuo servizio in queste circostanze estreme. La NOC è riuscita a mantenere la sua indipendenza e ad eludere tutte le differenze politiche nazionali, così come i frequenti tentativi di danneggiare la compagnia; sempre mettendo l’interesse nazionale sopra ogni altra cosa. Sono ancora fiducioso che il nostro futuro sia luminoso e che la Libia sia in grado di superare i momenti difficili”. Il presidente Ha poi aggiunto: “Anche NOC si sta espandendo – un certo numero di nuove società inizieranno le operazioni – come la Zulaf Libya Company nel Sud e la Oil Construction Company qui a Bengasi. NOC continuerà ad aderire al principio di trasparenza e rinnovo la mia richiesta affinché tutte le autorità nazionali facciano lo stesso. Ogni cittadino libico ha il diritto di sapere come viene consumato ogni dinaro”. Riguardo alla situazione nel giacimento petrolifero di Sharara, Sanalla ha detto che: “NOC è sempre stata una dei più grandi sostenitori dei diritti legittimi delle comunità meridionali. Questi diritti sono sfruttati da un gruppo di criminali armati, che attualmente stanno supervisionando il saccheggio del campo. Questa crisi è una minaccia per il futuro del nostro paese e mi rattrista che i beni petroliferi vengano ancora usati come strumento politico”. Il presidente ha ribadito inoltre la sua richiesta di misure di sicurezza di emergenza: “La mancanza di sicurezza è la sfida più seria non solo per la produzione, ma anche per i progetti di sviluppo sostenibile e la fiducia degli investitori. La sicurezza nelle regioni petrolifere deve essere la massima priorità per tutti in questo paese”.

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