Conclusioni dell’incontro a Tunisi del JMC 5+5 e leader militari libici

Il 15 marzo 2023, la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) ha ospitato un incontro alla presenza del Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Abdoulaye Bathily, che ha riunito il Comitato militare congiunto 5+5 (JMC) e un numero di comandanti delle unità militari e di sicurezza della Libia occidentale ed orientale. “L’incontro – si legge in una nota di Unsmil – mirava a creare un ambiente sicuro e favorevole per il processo politico e per lo svolgimento di elezioni libere ed eque quest’anno, 2023. L’incontro ha sottolineato che gli interessi della Libia e del suo popolo vengono prima di tutto e trascendono tutti gli interessi personali di tutte le parti”.  Secondo quanto riferito dalla Missione Onu, le parti:

  1. Hanno deciso di riunirsi e andare avanti verso l’organizzazione di elezioni libere ed eque in Libia quest’anno, 2023. 
  2. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di comunicare tra loro e continuare a tenere incontri all’interno della Libia, a Tripoli e Bengasi, per inviare messaggi positivi e suscitare speranza tra i cittadini libici. 
  3. I comandanti partecipanti delle unità militari e di sicurezza hanno sottolineato la necessità di astenersi dall’usare la forza, la violenza, l’arresto o le minacce per guadagni politici o materiali o per interessi regionali o di fazione. 
  4. I partecipanti hanno ribadito il loro rifiuto dell’ingerenza straniera negli affari libici.  
  5. Hanno inoltre concordato le seguenti misure di rafforzamento della fiducia per favorire la riconciliazione nazionale: 

a – Criminalizzare gli atti di violenza contro la pace civile che mettono a rischio il processo politico e lo svolgimento di elezioni libere ed eque.

b – Respingere l’incitamento all’odio che pregiudica il lavoro del 5+5 JMC e gli sforzi di riconciliazione nazionale tra i cittadini. 

c – Criminalizzare atti di violenza, attacchi, rapimenti e intimidazioni contro i civili.  

d – Prevenire azioni che impediscono o ritardano gli aiuti umanitari e la protezione dei civili.

e – Astenersi dal limitare la circolazione di persone e merci in tutte le regioni libiche e con tutti i mezzi di trasporto. 

f – La riparazione, il risarcimento per le lamentele risultanti da precedenti conflitti armati e il ritorno degli sfollati interni e dei rifugiati nelle loro regioni sono tra i pilastri più importanti degli sforzi di riconciliazione e di riunificazione dei libici.

g – L’incontro ha convenuto di continuare la comunicazione tra i leader delle unità di sicurezza e militari per il lavoro di sicurezza congiunto per garantire la sicurezza del processo elettorale.

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