Tripoli Centro, un’iniziativa per spezzare le catene della guerra

La municipalità di Tripoli Centro ha annunciato il sostegno dell’iniziativa nazionale ‘per tagliare le catene della guerra’ lanciata dalla comunità nella capitale. Il primo incontro si è svolto oggi, lunedì, presso la sede del Consiglio comunale.

Una dichiarazione, rilasciata a termine dell’incontro odierno, indica che l’iniziativa chiede la fine delle manifestazioni armate, delle guerre e dei conflitti, sostenendo lo svolgimento di elezioni nazionali generali con la più ampia partecipazione. Tripoli è una città civile, crocevia di culture; evidenzia ancora la stessa fonte.

Si ricorderà che in uno stallo politico che si protrae da oltre sei mesi, la capitale della Libia è ostaggio di scontri intermittenti tra eterogenei gruppi armati ed agenzie di sicurezza affiliate ai due Governi. Da una parte, il Governo di Unità Nazionale, frutto di un processo di dialogo sponsorizzato dalle Nazioni Unite, e l’altro guidato da Fathi Bashagha, approvato dal Parlamento libico in un processo descritto dalla stessa missione Onu come “carente di trasparenza”.

Il premier ancora in carica, Abdel Hamid Al-Dabaiba, ha sempre rifiutato di cedere il potere ad un’autorità non eletta, dando la priorità all’elezione dei membri della Camera dei Rappresentanti per poi procedere con le elezioni presidenziali nella fase successiva. Il Parlamento, dall’altra parte, in carica da oltre sette anni, difende il suo operato, riconoscendo quello di Bashagha come l’unico esecutivo legittimo.

La Comunità internazionale ha finora evitato di commentare sulla questione della legittimità, più volte ribadendo a tutti gli attori libici la necessità di mantenere la calma sul terreno, evitando qualsiasi azione unilaterale destabilizzante.

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