L’associazione ‘Famiglie delle vittime dell’operazione Vulcano di Rabbia’ accoglie positivamente la condanna di Haftar negli USA

L’Associazione ‘Famiglie delle vittime dell’operazione Vulcano di Rabbia’ ha accolto favorevolmente la condanna di Khalifa Haftar per crimini di guerra e crimini contro l’umanità da parte di un tribunale della Virginia. L’associazione in una nota si è congratulata con le famiglie delle vittime per questa sentenza, che ha definito una “vittoria storica”.

Ha lodato gli sforzi dei membri dell’Alleanza libico-americana in questo caso, affermando che “nemmeno le istituzioni libiche incaricate dello stato di diritto sono riuscite”. L’associazione, che raccoglie le famiglie dei combattenti caduti durante le operazioni militari sulla capitale Tripoli nel 2019, ha criticato la posizione della magistratura libica, rimasta “inerte” di fronte ai crimini più efferati commessi sul suolo libico e contro il popolo libico, mentre la magistratura americana, a migliaia di chilometri di distanza, emette il suo verdetto, utilizzando la sua giurisdizione sul mero elemento della doppia cittadinanza di Haftar.

L’associazione ha fatto appello ai membri della magistratura libica a “trascendere da qualsiasi considerazione politica, militare o sociale, a ignorare qualsiasi pretesto che minasse la giustizia ea giudicare la loro coscienza prima di essere processati dalla storia e dall’umanità”.

Secondo Agenzia Nova, che ha sentito un portavoce, il dipartimento di Stato Usa “non entra nel merito di procedimenti legali privati che non vedono un suo coinvolgimento: tuttavia, gli Stati Uniti rimangono fortemente preoccupati in merito alle presunte violazioni dei diritti umani commesse dalle parti coinvolte nel conflitto in Libia”.

“Gli Stati Uniti hanno ribadito più volte la necessità di fare sì che i responsabili di abusi e violazioni del diritto internazionale umanitario rispondano delle loro azioni”, ha aggiunto la stessa fonte che aggiunge il riconoscimento da parte del tribunale distrettuale Usa è stato confermato dallo studio legale McCue Jury and Partners, che ha portato avanti il caso negli Stati Uniti, in un comunicato stampa.

L’accusa sosteneva che Haftar, in qualità di comandante del Libyan National Army (LNA), fosse responsabile di molteplici crimini di guerra commessi contro i civili da parte dei militari e dei mercenari sotto il suo controllo, in particolare durante l’assedio di Ganfouda. L’ammontare dei danni, ha precisato lo studio legale, sarà determinato durante un’udienza separata: le vittime hanno chiesto più di 50 milioni di dollari.

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